Dopo la decisione di Terna, che in materia di sicurezza del sistema elettrico nazionale ha riconosciuto l'essenzialità solo per la centrale Enel di Assemini, tra i sette impianti di produzione di energia in Sardegna, rischiando di indebolire ulteriormente il tessuto industriale isolano, il presidente Pigliaru ha chiesto al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, ed al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, un incontro urgente con l’Autorità per l’Energia ed il Gas sul tema della sicurezza degli approvvigionamenti elettrici e dell’efficienza della rete.
Secondo il Governatore, "il mancato riconoscimento dell’essenzialità, nelle more dell’arrivo del metano, comporterebbe la chiusura certa delle centrali elettriche operanti nei tre principali poli industriali della Sardegna, con gli impatti intuibili in materia di utilities e di sostenibilità delle altre imprese insediate". "Disconoscere l’attuale regime di essenzialità – ha aggiunto Pigliaru – aggraverebbe ulteriormente il gap infrastrutturale determinato dalla condizione di insularità e dalla mancanza di approvvigionamento del metano, con riduzione della competitività e dell’attrattività del sistema Sardegna, e costituirebbe un ostacolo al processo di pianificazione energetica in atto nella regione". (red)
(admaioramedia.it)
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