Nonostante le recenti dichiarazioni del ministro delle infrastruttureToninelli sulla metanizzazione della Sardegna (“un progetto obsoleto e impattante sull’ambiente”), la Giunta Pigliaru insiste sul progetto: “E’ una fase di transizione energetica essenziale e irrinunciabile per garantire lo sviluppo dell’economia della Sardegna, in particolare delle industrie e dei trasporti marittimi, e assicurare ai cittadini pari condizioni con il resto d’Italia”, ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras.
Il progetto, prevista nella Strategia energetica nazionale (Sen) dal passato Governo Pd, è inserito nel Patto per la Sardegna siglato due anni fa: “All’attuale Governo chiediamo il rispetto degli accordi presi. Attendiamo ancora una risposta alla lettera inviata più di un mese fa a Palazzo Chigi e al Mise”.
“La rete di distribuzione del metano – ha spiegato l’assessore Piras – è fondamentale per la sicurezza nell’approvvigionamento e gestione del Gnl. In più garantisce pari trattamento in termini di tariffe con i meccanismi di compensazione inseriti nel Patto. Gli iter autorizzativi sono già partiti, di recente la Commissione Ue ha dato via libera alla joint venture Sardinia Newco, nata da Snam e Società Gasdotti Italia, che dovrà realizzare l’infrastruttura, e presto partiranno i lavori per i depositi costieri previsti dal piano. Ogni rallentamento genera incertezza, e la Sardegna non può attendere oltre. Alla luce delle analisi fin qui condotte la rete di collegamento, da considerarsi a tutti gli effetti parte della rete nazionale, è la soluzione meno impattante dal punto di vista ambientale e della sicurezza di approvvigionamento”.
“Abbiamo investito risorse importanti e stiamo portando avanti buone pratiche in campo energetico, perché il futuro è rappresentato da una Sardegna sempre più sostenibile e all’avanguardia. Ma, in una prospettiva di breve e medio termine, non possiamo fare a meno del metano, che può contribuire enormemente a risolvere i problemi legati al clima e all’inquinamento ambientale. A parità di energia prodotta in fase di combustione, il gas naturale, infatti, rispetto al gasolio produce il 26% di emissioni in meno e il 40% in meno rispetto al carbone. Infine, l’utilizzo del Gnl in sostituzione di benzina e gasolio riduce di circa il 95% le emissioni di ossido d’azoto e particolato”. (red)
(admaioramedia.it)