Il sindaco Zedda, quello della sinistra gay friendly e arcobaleno, un po’ fighetta e tanto alla moda, è in preda alla frenesia militante, che lo ha colto mentre attende trepidante la candidatura ‘presidenziale’ imminente per le elezioni regionali.
Durante la scorsa settimana, non ha voluto rinunciare ai tre eventi organizzati dalla sinistra ‘gauche caviar’ a Cagliari. Giovedì è stata aperta una nuova moschea, grazie all’impegno della comunità musulmana bengalese e pakistana; ovviamente hanno partecipato anche i rappresentanti cattolici, capitanati da don Marco Lai, da sempre in prima linea con la Caritas nel business immigrazionista dell’accoglienza. Appena 24 ore dopo, è stato il turno della commemorazione al cimitero di San Michele per i migranti morti in mare, vittime anzitutto degli scafisti che li hanno spinti a fare un viaggio ad alto rischio. Il sindaco Zedda, vittima della cultura radical chic, non ha perso l’occasione per proporre il solito improprio paragone, questa volta coi cagliaritani fuggiti dalle loro case per le bombe del 1943, che peraltro erano bombe ‘democratiche’.
Alla commemorazione hanno partecipato anche i rappresentati religiosi, pero’, mentre musulmani e ortodossi hanno pregato, il cattolico, vicario della Diocesi di Cagliari, don Franco Puddu, si è ben guardato dal recitare una preghiera, forse per evitare di ‘offendere’ i rappresentanti delle altre confessioni. La regia dell’evento era dell’associazione Acli, cattolica nel nome, ma nota per l’orientamento a sinistra dei suoi dirigenti e, soprattutto, ben integrata nel mondo ‘parassitario’ dei finanziamenti per l’accoglienza dei migranti, sistema fortemente sostenuto dalla Giunta Pigliaru, adeguatamente rappresentata alla manifestazione dall’assessore Spanu.
Sabato, infine, il candidato militante era presente anche alla manifestazione contro il Disegno di legge Pillon, che riguarda l’affido condiviso (vuole dare la possibilità, a chi lo desidera, di fare il genitore e ai figli di avere madre e padre presenti, senza nulla togliere alle tutele dei figli e ai diritti dell’altro coniuge) e non punta, come pensano i non troppi partecipanti alla serata di protesta, simpaticamente arringati anche dal sindaco Zedda, a togliere diritti alle persone.
Energhia
(admaioramedia.it)
3 Comments
Salvatore Cuboni
La proposta del senatore Pillon, rende giustizia ai padri separati, oggi usati come Bancomat e ridotti sul lastrico. È una misura di civiltà e dà gli stessi diritti/doveri, ad entrambi i genitori.
Gianni Corda
Infatti ha sparato la solita “pillonata”
Lello Foto
La tentazione e’ forte e probabilmente abbocchera’.Speriamo,cosi’ si brucera’ tamente da abbandonare la politica:un sinistrorso in meno!