La scrittrice ‘meteora’ Michela Murgia, che ha preso notorietà scrivendo, come una ‘sindacalista’, la realtà degli operatori di telemarketing all’interno di un call center di un’importante multinazionale, si è recentemente trovata a far da promoter all’utero in affitto nella trasmissione di Rai3 “Chakra”.
Prima di entrare in qualche dettaglio della trasmissione da lei condotta, un primo interrogativo da porsi sarebbe su chi ha deciso che lei potesse approdare a condurre una trasmissione sulla rete nazionale, ma sapendo che ormai anche la Rai è sotto la ‘teleguida massonica’, con il presidente Monica Maggioni gradita ospite del club Bilderberg (composto da 150 tra le persone più influenti al mondo, nel campo economico, politico e bancario. che si riunisce ‘per inviti’ una volta all’anno ed ha l’obiettivo di influenzare dall’interno e dall’esterno le mosse degli stati mondiali), è evidente che servisse un personaggio che potesse apparecchiare il tavolo come richiesto dai potenti.
L’ex professoressa di religione Murgia, nonché animatrice dell’Azione Cattolica, deve sicuramente aver dimenticato i concetti di teologia morale, necessari per giudicare in astratto e in concreto, ciò che è bene o male, altrimenti, probabilmente, non si sarebbe neppure addentrata nel riprovevole campo spinato della mercificazione della donna attraverso l’utero in affitto, anche chiamato più elegantemente, secondo la denominazione orwelliana, “gestazione per altri” o Gpa. In particolare, questi ‘altri’ sono spesso coppie di omosessuali maschi, sprovvisti, come noto per cause naturali, di un utero, che pensano di poterlo rimpiazzare spendendo circa 100.000 euro in California, o utilizzando le cliniche low cost del Messico, della Thailandia o dell’India.
La Murgia sostiene, a sua difesa, che nella trasmissione volesse mostrare semplicemente i diversi punti di vista su come sta cambiando la genitorialità. In realtà, è riuscita a tirarsi addosso non solo le critiche del mondo cattolico, quello che è ancora rimasto sano e fedele alla tradizione, ma anche di quello femminista, che ancora sostiene per le donne battaglie di spessore ben maggiore rispetto alle campagne radical chic che porta avanti la Murgia. Il colmo è rappresentato dalle critiche che ha ricevuto addirittura dall’associazione Arcilesbica, che, infatti, in una lettera inviata alla presidente Rai sostiene che “la conduttrice non ha mai chiesto a Nichi Vendola, il quale si è spinto addirittura a parlare di ‘produzione di vita’, quanto abbia pagato per l’acquisto degli ovociti e per la surrogacy negli Stati Uniti (il prezzo è circa 130mila euro), né ha dato conto delle numerose testimonianze di madri surrogate pentite che sono finite in tribunale per avere la possibilità di vedere i figli o per non dover abortire. Nessun accenno, poi, ai rischi per la salute, ormai più che documentati, che corrono sia le donne che forniscono gli ovuli che le madri surrogate”.
Il problema della trasmissione condotta dalla Murgia quindi non è soltanto che non c’è stato alcun contraddittorio tra favorevoli e contrari alla Gpa, nella trasmissione non si è parlato dei cataloghi e dei contratti con cui scegliere i bambini, non si è parlato delle donne povere usate come schiave, non si è parlato dei danni dovuti al bombardamento di ormoni per le mamme utero, non si è parlato del dramma della separazione senza pietà dalle creature portate in grembo per nove mesi, non si è parlato della clausola del contratto che prevede la costrizione ad abortire se qualcosa non piace ai committenti, ad esempio se il bambino dovesse risultare con qualche malformazione o down, non si è parlato del fatto di far venire al mondo bimbi privati per scelta della madre.
La Murgia ha fatto esclusivamente propaganda, superficiale e sfacciata all’utero in affitto, per fare questo non era sufficiente soltanto una mediocre conduttrice, ma era necessario un burattino del ‘pensiero unico’ disposto a farlo, e lei alla Rai per far questo andava benissimo.
Energhia
(admaioramedia.it)
32 Comments
Maria Secci
Qual e’ il costo dell’integrità morale?
M Immacolata Atzori
Insopportabile
Giuseppina Naimoli
No comment.
Bachisio Mura
Poveraccia…
Salvatore Porcu
Ormai tutto è lecito..pur di apparire!
Luisa Carzedda
Senza parole!
Pierangela Masili
Tutti i rischi elencati e il ricorso all’aborto sono le stesse problematiche che deve affrontare qualsiasi gestante. In affitto o per lei stessa. Farli passare come rischi corsi solo da una donna che offre il suo utero per altri è mentire sapendo di farlo. La maternità surrogata venne inizialmente usata solo da genitori etero sterili che non potevano o non volevano ricorrere all’adozione. E si parlò di scienza al servizio dell’essere umano. Applaudendo gli scienziati che avevano reso possibile questa tecnica. Ora che a ricorrervi sono anche i gay (maschi e femmine) ci si scaglia contro con indignazione. Visto che a me e a voi, nessuno ha fatto un esame per sapere se fossimo afatti ad essere genitori, chi vi dà il diritto di sindacare sulle scelte degli altri? E, per finire, cosa ha a che fare la produzione letteraria della Murgia con l’utero in affitto? Forse che, il fatto che non vi piacciono i suoi libri, la squalifica come persona? Screditarlo sul suo lavoro non farà diventare voi migliori, anzi, l’astio delle vostre parole me l’ha resa simpatica. Prima non la potevo soffrire.
Marco Tennis
90 minuti di applausi più recupero
Emilio Ghiani
Cosa ha a che fare la produzione letteraria della Murgia con l’utero in affitto?, infatti, provi a darsi una risposta…magari lo capisce, gli scrittori normalmente guadagnano dai libri che vendono, e pur di vendere sono disposti a vendere qualunque cosa.
Pierangela Masili
Quindi perché chiamare in causa la sua produzione letteraria? Fosse stata un’altra più brava, a cosa vi sareste appigliati per sminuire la sua opinione? Perché è di questo che si tratta. Un’opinione condivisibile o meno. Ma qui usata per dire che, siccome non è una scrittrice eccelsa, quello che dice non ha valore. Ora, visto che neppure noi due siamo molto famosi, la nostra opinione si butta nella fogna.
TonyGiuly Manca
MA VERGOGNATIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII TI SEI IDENTIFICATA COME SARDA MI VERGOGNO PER TE
Marco Tennis
In quanto sardo mi identifico più in Kelledda Murgia che in te. A chi tocca vergognarsi ora?
Mirella Mare
mi sono casualmente trovata davanti al televisore quando è iniziato il programma ma ho subito spento al comparire della faccia di Niki Vendola, uno eletto nelle liste di SEL che non ha la più pallida idea di cosa dovrebbe essere la sinistra!!!
Giovanna Bonino
Vorrei chiedere alla sig. Pierangela se lei prima di essere donna è mamma…..mi viene qualche dubbio…. Le mamme nn affittiamo uteri come fossero case o belle macchine….. Le mamme SIAMOMOLTO DI PIÙ…., e lei?
Pierangela Masili
A che pro questa domanda? Io ho criticato un articolo che denigra l’opera di una scrittrice. Si può essere madri come me, che capiscono le difficoltà e la voglia di maternità e paternità che sono l’istinto primario dell’essere umano. Poi ci sono le madri come lei che pensano di essere donne “elette” e di essere le uniche degne di fregiarsi del titolo. Se fossi in età e in condizioni fisiche, forse lo avrei fatto. Perché la gioia che ho provato io e l’amore che provo per i MIEI figli, è qualcosa che tutti hanno il diritto di avere. Che le piaccia o no, i gay non sono sterili, provano gli stessi sentimenti che provano gli altri papà e mamme. E biologicamente, il figlio ha i loro geni. Non quelli della madre. In ogni caso, se non vi è costrizione, quelle donne sono libere di accettare o no. Quindi, gentile signora, lei sta contestando una scelta che non le appartiene e a cui nessuno la obbliga.
Giovanna Bonino
Cara Signora I figli nn sono una compravendita…. E gli uteri delle donne… Idem…la mamma nn si può sostituire, se poi questo a lei nn le va giù sono affari suoi…. In Italia infatti è illegale….. Mi dispiace x l’egoismo di tanti….E cmq se lei è una donna e mamma…. Mi fa pensare….
Marco Tennis
Notizia importante per te. Le madri non sono una casta, non sono un gruppo chiuso ed eterogeneo. Sono persone come tutte le altre che pensano e ragionano con la loro testa. Tutte diverse e accomunate dal fatto di aver partorito. Questo punto in comune con le altre non da il diritto ne a te, ne ad altri, di stabilire per decreto ciò che esse pensa e provano.
Il consiglio che ti posso dare, da figlio e non da madre, è di aprire la porta di casa e guardarti attorno. Il mondo è molto più grande della stanza.
Gabrio Tullio
La SIGNORA Pierangela Masili dimentica che una creatura ha il DIRITTO di sapere chi la ha generata e di crescere con la sua MAMMA E PAPÀ
Paola Cau
Sarebbe tutto molto bello se fosse a titolo gratuito,,, purtroppo chi affitta l’utero lo fa per soldi ,,,fare un figlio non è affittare una cosa ,una donna ha dentro il suo corpo un esserino che cresce giorno per giorno,fa parte di te ,lo senti muoversi ,comunque è carne tua ,,,come si fa a non provare dolore quando lo dai via ,,,, inaccettabile,,,il mercato di carne umana……
Maria Francesca Atzeni
Sempre a sentenziare ma ognuno può fare quello che le pare
Cosimo Naitana
Che schifo eppure la ritenevo una persona intelligente, ma evidentemente, considerato l’argomento trattato e difeso, mi sbagliavo.
Concetta Pagano
Mi fai pietà
Giuly Gianni
Capisco il forte desiderio di avere un bambino ma queste persone che si servono dell’utero in affitto non pensano un attimo che il feto cresce x 9 MESI e si nutre del sangue di questa donna e probabilmente da grande vorrà anche sapere da chi è nato !!! Quindi come si fa a pretendere che questa ” tecnica” possa diventare la cosa più naturale del mondo!!!
Pierangela Masili
Infatti non è naturale, come non è naturale curare persone sterili. Ma a nessuno verrebbe mai in mente di vietare queste cure. Io sono dell’avviso che sia meglio non sindacare se non si è coinvolti personalmente. Perché non riusciremo ad essere obiettivi.
Giuly Gianni
Ok….ma io starò sempre dalla parte del bambino nato “Non si da chi”
Pierangela Masili
Tutti stiamo dalla parte del bambino. Proprio perché sto dalla parte del bambino, non critico il genitore. Lui ha le spalle larghe e può sopportare ma al figlio di Vendola che legge quelle cattiverie sul padre, non pensa nessuno al dolore di questo bambino? Ormai è nato, vivrà con lui e soffrirà a leggere queste cose. Quindi io tutelo il piccolo che non ha colpa delle scelte degli adulti.
Giuly Gianni
Infatti è proprio quello che penso…..prima o poi si fanno domande e subiranno anche cattiverie nel mondo della scuola …..
Pierangela Masili
Ecco perché non dovremo scrivere certe cattiverie. Inutile preoccuparsi dei bambini se poi li trattiamo così. I bambini non si comportano male se non sono aizzati dai genitori.
Gabrio Tullio
Provi lei a mettersi nei panni di questi bimbi, vedono i loro amichetti con papà e mamma crescendo è ovvio che si metteranno in testa che sono solo il prodotto dell’ egoismo degli adulti un esperimento di laboratorio saranno sempre alla ricerca dell’ altro genitore
Giorgio Trullu
Chi favorisce la compra-vendita di bambini, è solo un/a criminale!!!
Gabrio Tullio
La Rai servizio pubblico pagato con i nostri soldi non può promuovere questa pratica di compravendita di neonati è orripilante per una donna vendersi il corpo per confezionare una creatura da donare a chiunque. Povera società depravata se si continua COSÌ faremo la fine dei dinosauri
Giampiero Soru
Tutte le battaglie sulla donna oggetto che fine hanno fatto? I diritti delle donne che per soldi portano avanti la gravidanza (autentico sfruttamento ) chi li tutela?
Un po di coerenza (oltreché di moralità ) non guasterebbe.