Dopo l’ufficializzazione della lista di Forza Italia alle prossime elezioni europee nella circoscrizione Isole (Sardegna e Sicilia), al termine dell’incontro ad Arcore tra Silvio Berlusconi ed il coordinatore siciliano degli azzurri, Gianfranco Miccichè, mentre il posto per l’uscente Salvatore Cicu (e per la Sardegna di un’altra candidato donna) non è a rischio, in Sicilia candidati possibili, dirigenti ed aspiranti hanno iniziato a litigare.
Dopo il pesante calo di voti subito da Forza Italia, è evidente che il seggio in palio per la lista sia solo uno ed è ovviamente avvantaggiato un siciliano, nello specifico un candidato della Sicilia orientale. Perciò, il tentativo del palermitano Miccichè è quello di promuovere il suo concittadino Giuseppe Milazzo, capogruppo azzurro all’Assemblea regionale siciliana, ed escludere i potenziali ‘rivali’ del suo ‘pupillo’: l’uscente Giovanni La Via, ex alfaniano, che pagherebbe anche la scelta di aver sostenuto alle ultime elezioni regionali (novembre 2017) il candidato del centrosinistra Micari, oltre all’ex An Basilio Catanoso.
Proprio l’ex deputato di Acireale è stato il primo a reagire: “Quando si fa una lista dovrebbe essere necessario almeno garantire equilibrio di presenza e rappresentanza a tutti i livelli. Preoccupa il tentativo di retroguardia di difendere inutili rendite di posizione comprensibili, forse, per un partito in ottimo stato di salute, ma non certo per l’attuale Forza Italia che necessiterebbe di ben altri impulsi e responsabilità. Pare purtroppo essere quello su esposto lo spirito che viene fuori, dopo mesi di attesa, dalle riunioni nelle quali si dovrebbero comporre le liste. Non ci si preoccupa nemmeno di garantire equilibrio e rappresentanza alle candidature, anche in riferimento alle varie sensibilità interne e alle diverse aree geografiche dell’Isola. Ne è prova che fino a stamane si pensava addirittura di lasciare incredibilmente ‘scoperta’ tutta la Sicilia orientale e Catania con la sua provincia, dove una classe dirigente ha garantito le percentuali più alte nell’Isola, lo zoccolo duro del mondo giovanile, ma al contempo ‘zero rappresentanti’ al Senato e alla Camera per la scelta chiara e precisa di non inserire nessun catanese nelle cosiddette posizioni garantite“.
Nel frattempo, è arrivata da Roma una nota ufficiale di Forza Italia che rimette tutto in gioco: “Sono in corso le riunioni con i coordinatori regionali per una prima stesura delle liste dei candidati per le elezioni Europee. Come è noto, tutti gli europarlamentari uscenti saranno ricandidati e le liste dei candidati verranno definite dal comitato di presidenza sentiti i coordinatori regionali”.
Chiarimento che dà il via ad un attacco al coordinatore Miccichè da parte di Salvo Pogliese, coordinatore provinciale azzurro e sindaco di Catania, nonché ex parlamentare europeo: “Prendiamo atto del comunicato di Forza Italia nazionale che riconduce nei giusti binari le estemporanee dichiarazioni del coordinatore regionale che non tenevano conto di alcuni consolidati principi nella formazione delle liste per le Europee. Tra queste la specificità del partito a Catania, la più importante città capoluogo italiana con un sindaco di Forza Italia e con la percentuale di consensi più alta (27%) raggiunta in Italia alle elezioni amministrative del 10 giugno 2018. Presupposti concreti e incontrovertibili che sfoceranno in una candidatura unitaria espressione dell’area metropolitana etnea”. (red)
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