Incontrando prima i rappresentanti dell’informazione regionale e poi gli editori indipendenti e l’associazione Editori sardi, l’assessore della Cultura, Claudia Firino, ha proseguito il cammino verso l’auspicato aggiornamento della legislazione regionale del settore. Si tratta di due tavoli che procedono parallelamente e che a breve si incontreranno per giungere ad una sintesi. Al centro della discussione, le modifiche da apportare alle Legge regionale n. 22, sulla quale sono state presentate all’Assessore le proposte degli addetti ai lavori.
“Sono molto soddisfatta di questo metodo di lavoro che si sta dimostrando particolarmente proficuo e che mi auguro venga esteso a tutti i momenti di confronto e programmazione. Ci stiamo muovendo verso una soluzione condivisa, a partire da riflessioni molteplici”, ha sottolineato l’Assessore.
Sotto il profilo dell’informazione, la Firino ha evidenziato “l’importanza del ricomprendere nella legge le esperienze ancora non disciplinate, come l’informazione digitale, e delineare un quadro organico e complessivo per il sistema degli interventi regionali in materia, anche quelli che riguardano la lingua sarda.”
Con gli editori la discussione si è incardinata sull’opportunità di rivedere parametri e criteri di applicazione della legge: “È importante riportare l’editoria all’attenzione dell’opinione pubblica ed è nostra intenzione fare dell’editoria libraria il fulcro di un sistema che ricomprende le scuole e le biblioteche. L’orientamento è di diminuire gli acquisti diretti e dare più sostegno alle aziende sotto il profilo dell’innovazione, del rapporto con la filiera della cultura, della promozione e distribuzione. L’editoria non deve svendersi ma deve essere presidio culturale importante, deve saper viaggiare nel pur difficile contesto attuale”, ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru. (red)
(admaioramedia.it)