Mille posti di lavoro persi nell’ultimo anno e un settore strategico, quello delle costruzioni, che continua inesorabilmente a rallentare. Lo ha attestato il IX Rapporto delle costruzioni in Sardegna presentato dall’Ance. L’organizzazione dei costruttori di Confindustria confidava in un 2016 come anno per la ripresa delle costruzioni in Sardegna, ma ha dovuto rilevare ancora una volta dati estremamente negativi soprattutto per quanto riguarda l’occupazione, con mille posti di lavoro in meno nel 2016. Dal 2008 – rileva il rapporto Ance – il settore (che rappresenta quasi il 12% del Pil regionale in termini di investimenti) ha perso ben 29mila posti di lavoro (43,9%). La flessione riguarda in particolare i dipendenti (-24mila unità, pari al 52,8%, mentre, per gli autonomi il calo si attesta a 5mila (24,5%).
In attesa di una ripresa, auspicata per il 2017 dall’Ance con un aumento degli investimenti, arrivano a caldo le reazioni politiche. “I dati dell’Ance sbugiardano tre anni di propaganda della giunta regionale”, commenta il coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci. “Prima hanno riesumato il PPR di Soru, poi hanno cancellato il piano casa ed infine hanno varato una leggina anti-edilizia, che ha aumentato il contenzioso. Questi sono gli atti compiuti in tre anni, al di là degli annunci e della vuota propaganda di un esecutivo che non conosce altro che il caos. Secondo il loro orientamento – prosegue Cappellacci – i Comuni prima dovrebbero adeguare il PUC al vecchio PPR, poi a quello nuovo, se mai arriverà, e infine ad un’eventuale legge urbanistica. Così strangolano le imprese e bloccano tutto, con benefici solo per coloro i quali faranno incetta di consulenze nella pubblica amministrazione. Prima torneranno alle loro cattedre e ai loro convegni – ha concluso Cappellacci- meglio sarà per tutta la Sardegna”. (red)
(admaioramedia.it)