In occasione dei festeggiamenti per il 165° anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato, il questore di Cagliari Vito Danilo Gagliardi ha pronunciato un discorso che ha toccato anche i recenti fatti di cronaca legata al calcio: queste le sue considerazioni in riferimento agli scontri di Sassari, che hanno visto coinvolti gli Sconvolts cagliaritani e portato a numerosi provvedimenti restrittivi.
“L’azione della Digos è stata indefessa in ogni campo dell’attività informativa ed investigativa in tempi così complessi del confronto sociale, ma soprattutto dell’attivismo, minoritario ma allarmante nei confronti di alcuni obbiettivi e persone identificate quali simboli di particolari tematiche. Su tutto però si staglia in questi giorni l’azione di contrasto alle forme organizzate di teppismo e brutalità, anche verbale, di gruppi esigui ma pericolosi di individui che mostrano la marginalità e l’estraneità al tessuto sociale“.
“Non voglio rubare la professione ai sociologi, ma ritengo evidente che le iniziative estemporanee come quella che ha condotto alcune centinaia di soggetti nella città di Sassari, sorella di Cagliari, per azioni ancor prima che violente, insensate e folli con l’unico scopo di ferire la civiltà continuerà a trovare una risposta di estrema durezza da parte di tutte le articolazioni della Polizia di Stato. Ma questo probabilmente non è sufficiente: così come attraverso le misure di polizia si giunge all’espulsione dagli impianti sportivi di questi individui attraverso l’ostracismo della società deve giungersi alla formulazione di un giudizio di estraneità dal contesto sociale e cittadino. È un’azione che chiediamo a tutte le componenti degli appassionati del calcio, alle Società sportive, a tutte le espressioni della civile convivenza affinché coloro che sentendosi estranei a quest’ultima, specie se inesperti della vita, possano essere inclusi e non esclusi e marginalizzati“.
“Ritengo questi due passaggi … un NO secco … senza se e senza ma … ad ogni espressione di violenza e brutalità fondamentali per l’inserimento in un percorso di inclusione sociale“.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)
2 Comments
Massimo Ambu
Isolare il teppismo evitando a mio nipote di 9 anni di non andare allo stadio … la mamma lavora lui va a scuola niente tessera del tifoso a casa sua e niente Chievo … isolato mio nipote in un paese libero
Roby Spiga
Di questo passo allo Stadio ci andrà il.prefetto gli steward,il presidente e il Cagliari calcio con tutti questi divieti tessere ci stanno togliendo la voglia di andare allo stadio,attenzione quando i buoi sono scappati,sarà troppo tardi riprenderli e la colpa sarà del prefetto e del Cagliari,che non ha difeso i suoi TIFOSI.