Notizie interessanti si possono ricavare dall’esame dei dati Istat del 2014 (non sono ancora noti quelli del 2015) sui turisti che vengono in Sardegna, sulle nazionalità, le province di destinazione e i vari tipi di esercizi ricettivi.
Le presenze (giornate di presenza o pernottamenti) di italiani sono state 6.046.540 (53,2%), stranieri 5.316.299 (46,8%) per un totale di 11.362.839. Facendo un confronto con uno dei recenti migliori anni, il 2010, vi è stato un decremento degli italiani di poco meno del 26% ed un sensibile aumento degli stranieri +32%. Gli italiani erano il 67% ora sono il 53% e gli stranieri sono passati dal 33% al 47% circa. Vi è stato un aumento dell’1% negli alberghi – dove va il 74% dei clienti mentre nel 2010 erano il 68% – con una diminuzione del 20,7% degli italiani ed un aumento del 43,5% degli stranieri.
La maggior perdita è stata negli esercizi extralberghieri dove le presenze sono state poco meno di 3 milioni mentre nel 2010 erano state oltre 3,8 milioni, in percentuale -23%, dovute quasi tutte ad italiani e in piccola parte a stranieri. L’aumento degli stranieri ha comportato un leggero miglioramento del periodo di attività. Un'altra importante osservazione si può fare esaminando le varie classi di esercizi da cui si rileva che una notevole parte frequenta gli alberghi e le residenze turistico alberghiere a 4 e 5 stelle: in questa classe si sono avuti i migliori risultati. Nel 2014 le presenze in tale classe sono state il 65% degli alberghi e il 48% del totale, con gli italiani rispettivamente 48,4% e 43,6% e gli stranieri 51,6% e 53%. Non si conosce la distribuzione mensile. Questi alberghi sono 288 con 63.405 posti letto, aumentati del 7% rispetto al 2010 quando erano 59.258, di cui i 5 stelle sono 29 con 6.602 letti ed i 4 stelle 259 con 56.804 letti. Pur nella generale insoddisfacente attività sono andati un po’ meglio degli altri, soprattutto con gli stranieri: lo IU (indice di utilizzazione) del totale alberghi è stato 20,9 nel 2014 contro il 21,4 del 2010, per la classe 4-5 stelle è stato 23,6 contro 19,8. In sostanza, gli alberghi di questa classe con il 57% dei posti letto alberghieri hanno avuto il 65% del clienti e rispetto al totale della ricettività con il 30% dei posti letto il 48% delle presenze con il 53% di quelle di stranieri.
Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza, a parte gli italiani, i maggiori clienti sono i tedeschi con oltre 1.370.000 presenze (+10%) che per il 62% vanno negli alberghi: Seguono i francesi (920.000 (0,7%)), terzi gli svizzeri (600.000, + 11,8%), quarti gli inglesi (380.000 +6,7%), poi spagnoli 266.000), russi (quasi 250.000). In percentuale i tedeschi sono il 2,6% di quelli che vengono in Italia, i francesi il 7,7%, gli svizzeri il 6,4%, i russi il 3,6%. Purtroppo pochissimi gli extraeuropei: Stati Uniti 52.000 presenze (0,7%), giapponesi poco più di 7.000 (0,3%), cinesi 5.600 (0,2%), brasiliani 14.800 (0,8%). Qui può esservi una certa corrispondenza tra gli arrivi ed il numero delle persone: i tedeschi dovrebbero essere circa 250.000, i francesi poco più di 200.000, gli svizzeri 110.000, gli inglesi 71.000, gli spagnoli 77.000, i russi poco meno di 35.000. I russi hanno la miglior permanenza media 7,2, seguono poi i tedeschi 5,5, buone anche quelle di inglesi 5,3, svizzeri 5,3, modesta quella degli americani 3,3. La media degli stranieri è 4,9, degli italiani è 4,7.
Per quanto riguarda alcune province, in quella di Olbia-Tempio le presenze complessive sono 4.343.670, per il 75% alberghiere e il 51% negli alberghi 4-5 stelle. Gli stranieri sono il 53,2% del totale, le analoghe percentuali sono 80,4% e 75,8%. Rispetto al 2010 il movimento complessivo è diminuito di oltre un 10% ma negli alberghi vi è stato un incremento del 2,9%, soprattutto nella categoria superiore +20,9%. Sono soprattutto aumentati gli stranieri con un +17,6% negli alberghi e un +80% nei 4-5 stelle. Gli alberghi di questa classe sono 114 su un totale di 301, con 25.299 posti letto (15 a 5 stelle con 3.130 letti, 107 a 4 stelle con 19.992 letti). Lo IU alberghiero è stato 20,6 ma quello dei a 4-5 stelle è stato 24,1 migliore di quello del 2010 (21,5). Sono invece fortemente diminuite le presenze negli extralberghieri -35%, esclusivamente di italiani con un incremento di stranieri.
Nella provincia di Cagliari le presenze alberghiere sono il 75% ed il 53,7% va negli alberghi a 4-5 stelle. Rispetto al 2010 vi è stata una diminuzione nel totale del 7,3% ma gli stranieri sono cresciuti del 18,6%. Negli alberghi la diminuzione è stata del 9,6% con un incremento degli stranieri del 12,2%; anche negli alberghi a 4-5 stelle vi è stata una diminuzione -8,3 con un aumento degli stranieri del 11,7%. Le presenze alberghiere sono state 2.720.000 (nel 2010 erano 2.940.000), gli esercizi di questa classe sono 57 con 17.265 letti (7 a 5 stelle con 1.947 letti, 50 a 4 stelle con 15.112 letti). Lo IU è 29,3 rispetto al complessivo di 22,8 (nel 2010, 24,3). Negli esercizi extralberghieri vi è stata complessivamente una modesta diminuzione dello 0,5% con un forte aumento degli stranieri del 40%, però i numeri sono ridotti, 677.000 presenze contro 680.000, stranieri 287.000 contro 205.000.
In quella di Sassari le presenze 1.722.617 di cui 1.340.286 alberghiere (76%), negli alberghi a 4-5 stelle va il 49%. Gli stranieri sono il 48% del totale, il 46% dei clienti degli alberghi ed il 55% degli alberghi a 4-5 stelle: 2 a 5 stelle (113 letti) e 36 a 4 con 3.119 letti. Lo IU degli alberghi è 20,5, quello della classe superiore è 19,4. Nelle altre province, l’attività è modesta, pochi alberghi a 4 stelle, uno solo a 5 stelle a Oristano.
Gianfranco Leccis
(admaioramedia.it)
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