Famiglia. Tema sempre verde in campagna elettorale, ma che, terminate le elezioni, svanisce nel nulla. E a Sassari che si fa? Ci si adopera per organizzare unioni civili e per iscrivere bambini all’anagrafe facendo credere che quei bambini hanno due papà o due mamme. Tutto normale, quindi.
Ma davvero ai cittadini di Sassari interessa tutto questo? No di sicuro. Ai Sassaresi, alle famiglie sassaresi più precisamente, potrebbero interessare misure concrete come l’accesso preferenziale agli asili nido per i figli con entrambi i genitori che lavorano, a prescindere dal dato reddituale, per venire incontro alle esigenze delle donne madri lavoratrici che hanno necessità di tornare al lavoro dopo la nascita del figlio e che si vedono spesso preferire famiglie con Isee più bassa in cui uno dei due genitori non lavora. Non trovo giusto occupare dei posti al nido se c’è la possibilità di accudire a casa il piccolo.
Troverei interessante che il Comune destinasse dei fondi per i consultori giovanili e per le realtà associative che promuovono la cultura della vita, in modo da garantire un’informazione affettiva e sessuale rispettosa delle esigenze dei ragazzi in età evolutiva. Un’altra misura che andrebbe incentivata è quella di ridonare la domenica alle famiglie, garantendo a entrambi i coniugi la presenza in famiglia nei giorni festivi attraverso accordi strategici con gli esercizi commerciali per una turnazione che consenta la chiusura domenicale almeno tre domeniche su quattro. Un altro obiettivo che dovrebbe porsi un buon amministratore dovrebbe essere quello di sostenere la natalità, per le mamme italiane e non italiane residenti da più di un anno a Sassari, con aiuti di tipo economico e sociale per le donne che intendono abortire per fattori economici.
Ritengo sia doveroso, oggi più che mai, il rispetto della legislazione vigente in merito alla registrazione negli atti di stato civile di figli ottenuti all’estero con l’aberrante pratica dell’utero in affitto o la ‘stepchild adoption’. Come ultimo obiettivo, ma pur sempre di grande importanza, proporrei una seria lotta al gioco d’azzardo, incentivando, ad esempio, gli esercizi che rinunciano alle slot machine. Questa è la Sassari a misura di famiglia che vorrei. Ridiamo un cuore a Sassari. Si può!
Antonello Deiana – Sassari
(sardegna.admaioramedia.it)