Spero che a Roberto Benigni venga offerto il meglio della sanità Sarda. Sono contenta che egli venga ospitato nel reparto ortopedico dell’ospedale SS. Annunziata di Sassari, in una stanza singola e che in tanti si prodighino per la sua salute.
Un Paese civile deve offrire questo a tutti i suoi cittadini, ‘piccoli diavoli’ compresi. Spero però che non abbia bisogna di una visita neurologica, perché quelle prenotate a luglio non verranno fatte prima di novembre, che non faccia la risonanza in tempi biblici e soprattutto senza bisogno di attraversare mezza Sardegna come avviene per tutti i Sardi.
Certo il fatto che sia uomo aiuta nel panorama sanitario sardo, perché l’appartenenza al genere maschile, residente nell’arcipelago maddalenino, lo mette al riparo dal rischio di poter partorire sul traghetto per Palau oppure sulla nuova eliambulanza, che tante soddisfazioni arrecherà ai fautori della nuova Riforma sanitaria.
Al termine della sua esperienza ospedaliera, Benigni, estimatore della terra sarda, potrebbe scritturare l’attuale assessore della Sanità, Luigi Arru, al termine della sua esperienza governativa, per uno dei suoi futuri film, magari nel remake di quel capolavoro che fu “Pinocchio”. I Sardi gliene saranno grati in eterno.
Biancamaria Balata
(admaioramedia.it)