Grande clamore con tamburi, grancasse, trombe e tromboni per la partenza del 1° luglio: arriva l’elisoccorso con tre elicotteri in più e 9 milioni di euro in meno.
Intanto, il sistema territoriale, quello che deve garantire il soccorso primario o il trasporto del paziente verso il campo di atterraggio dell’elicottero, cade a pezzi per mancanza di uomini e di mezzi, ma sopratutto di idee dirigenziali. Si sapeva sin da marzo della carenza di medici ed infermieri delle ambulanze medicalizzate. I mezzi già cadevano a pezzi e le attrezzature non sono da meno, eppure tutto il vertice dell’emergenza sanitaria (in buona compagnia di Assessore regionale della Sanità e del Direttore generale Ats) ha rivolto lo sguardo al ‘cielo’, con la testa tra le nuvole, beandosi del rumore dei motori.
Solo a giugno sono state bandite le sedi carenti per i medici 118 e sempre solamente a giugno è stato promosso il bando per il leasing delle ambulanze, perché nessuno ha considerato l’estate come un momento critico e di estremo bisogno di pianificazione. Così la promessa ambulanza medicalizzata a Villasimius si trasforma in un’ambulanza di base, dove volontari in arrivo dalla Penisola garantiscono la presenza in cambio di vitto ed alloggio, l’ambulanza medicalizzata di Muravera si rompe sulla statale 125 durante un trasporto in emergenza per il Pronto soccorso dell’ospedale San Marcellino e il territorio rimane scoperto per ben cinque ore. Ora, attendiamo l’elicottero, sentiamo già il rumore delle pale che girano.
Doctor House
(admaioramedia.it)