Dopo l’evidente e cocente sconfitta elettorale del centrosinistra, c’era la curiosità di vedere fin dove si sarebbe spinta l’arroganza e la supponenza dell’attuale Giunta regionale.
Dopo una perdita secca del 40% dei voti, ed all’orizzonte una seconda debacle alle regionali del prossimo anno, si poteva immaginare una profonda autocritica, un tentativo di cambio di rotta. Niente di tutto ciò. Col classico colpo di coda, l’assessore della Sanità Arru, per mano del dg Ats Moirano e dei direttori generali, ha proceduto imperterrito a nominare dirigenti di strutture complesse. Dopo anni di magra, i posti al sole spuntano come i fiori a primavera. E tutti tengono famiglia.
Sarebbe curioso conoscere la durata dei recenti contratti, per esempio dei vari Tecleme, Minerba, Pani, Pintor, giusto per citare gli ultimi casi. Ad occhio, si accettano scommesse: minimo quinquennali. Questo la dice lunga circa le intenzioni di Arru e del suo Pd, le stesse del periodo finale del ‘governo’ Soru. Chissà se tra un anno, col ‘molto probabile’ cambio di governo regionale, i nuovi ‘contrattualizzati’ daranno le dimissioni, così come a suo tempo Arru, subito dopo la sua nomina, aveva preteso dai Direttori generali in carica, tenendo paralizzata la sanità sarda oltre un anno, fino al loro commissariamento.
Nel frattempo, l’Areus è un polveriera. Mentre si istruiscono 80 operatori sanitari con test di sopravvivenza, molti del personale in servizio viene trattato alla stregua di un collaboratore amministrativo (senza offesa a costoro). Inoltre, si tenta di sistemare finalmente il posto di Coordinatore regionale Trapianti ad un esterno, dopo quasi tre anni di vacatio durante i quali, nonostante i proclami di qualche associazione di volontariato, tutti gli operatori sanitari hanno garantito professionalità ed impegno con ottimi risultati. Anche un gruppo di consiglieri regionali di maggioranza, capitanato da Moriconi, pare si sia accorto che qualcosa non quadra. Vedremo che accadrà. L’attuale opposizione, però, deve vigilare ancor più attentamente, in attesa delle prossime elezioni regionali.
Doctor House
(admaioramedia.it)