Interviene anche la Regione, che aveva già espresso un parere negativo, nella polemica intorno al progetto dell’impianto solare termodinamico a Flumini Mannu, da installare su 269 ettari di terreni agricoli tra Decimoputzu e Villasor: “Siamo disponibili a collaborare con progetti che vogliano diffondere l’innovazione e l’utilizzo di fonti rinnovabili nelle campagne – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – Anche con la collaborazione delle agenzie Agris e Laore, ma a condizione che questi siano realizzati nel rispetto dei principi da noi condivisi e non si prefigurino come speculazioni o compromettano l’attività agricola”.
“La scelta verso l’innovazione da parte della Regione è programmatica e strategica – ha aggiunto l’esponente della Giunta – e stiamo spingendo in questa direzione anche attraverso le misure del Programma di sviluppo rurale. Ma ribadiamo con forza che l’opzione del termodinamico debba privilegiare prima di tutto le tante aree industriali dismesse e le zone da riqualificare e non i terreni agricoli. È necessario inquadrare l’utilizzo di queste fonti rinnovabili, che hanno comunque un impatto sull’utilizzo del suolo, all’interno di una pianificazione territoriale attenta anche a livello locale, che sia in grado di valorizzare la diversa vocazione naturale dei territori e che tuteli l’utilizzo agricolo di un terreno di fronte a possibili speculazioni”. L’assessore Falchi, infine, ha ribadito di non riscontrare “ragioni di pubblica utilità per un esproprio di quelle terre (di proprietà dell’allevatore fonnese Cualbu, nda), soprattutto a fronte della presenza di numerose e vaste aree compromesse e bisognose di una riqualificazione presenti nella nostra regione”.
Contro l’impianto si è schierata anche Copagri Sardegna che, insieme all’associazione regionale Allevatori e ad altre organizzazioni agricole, ha detto no agli espropri agricoli: “La Sardegna – ha dichiarato Ignazio Cirronis, presidente regionale – non ha necessità di produrre nuova energia considerato che oggi l’Isola ne produce il 40% in più rispetto al fabbisogno. La terra è destinata in primo luogo a produrre beni alimentari. Il consumo del suolo è tema sempre più attuale tant’è che, dopo aver constatato che in Italia, in 50 anni, si sono persi 8 mq di terra coltivabile al secondo, che dagli anni ‘70 è venuta a mancare una superficie agricola pari a Lombardia, Liguria e Emilia Romagna messe insieme”. “I terreni dei Cualbu a Decimoputzu non sono affatto marginali ed improduttivi – ha ribadito Pietro Tandeddu, coordinatore regionale – e ne va mantenuta la destinazione agricola originaria, specie in una Regione come, la nostra importatrice netta di prodotti agricoli”.
Sul fronte politico, da registrare l’iniziativa di Fratelli d’Italia, che con il consigliere regionale, Paolo Truzzu, ed il capogruppo alla Camera dei Deputati, Fabio Rampelli, ha annunciato iniziative per tutelare il diritto dell’azienda Cualbu di continuare la sua attività ed il diritto di proprietà, “fermando qualsiasi tipo di prevaricazione da parte di multinazionali e Governi. È una pura speculazione per favorire un privato che non ha diritto a discapito del legittimo proprietario”, ha sottolineato Salvatore Deidda, portavoce regionale di FdI.
Forte preoccupazione è stata espressa anche da Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz: “Se passasse questo principio, si creerebbe un precedente pericolosissimo per i proprietari di terreni agricoli della Sardegna che ogni qualvolta sussistessero esigenze di questo tipo da parte di chicchessia si ritroverebbero dinnanzi ad una minaccia di esproprio delle proprie terre. Una pistola puntata alla tempia dei nostri allevatori e dei nostri agricoltori, la cui tutela e difesa è la vera pubblica utilità della nostra regione. In Sardegna, dietro la gestione di un’azienda agricola non c’è soltanto il valore economico ma un legame profondo con la propria terra, alla base di un’attività che rappresenta un patrimonio inestimabile della nostra regione, a livello economico ma anche sociale e culturale. La pubblica utilità oggi sia difendere la famiglia Cualbu e insieme a loro le aziende agricole della Sardegna, la loro storia e il loro futuro”. (red)
(admaioramedia.it)
7 Comments
Gigi Gigio
Utili x il Magnamagna. VERGOGNA NON VI BASTANO GIAVE
webnauta59
RT @admaioramedia: Falchi: Progetti utili anche per le campagne. Tutti contro esproprio ed impianto termosolare https://t.co/nCaipn4MDm @Co…
webnauta59
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Antonio Marzuolo
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Angelo Carta
Non mi fido . Il governo ragiona e decide come se le terre fossero di sua proprieta’ e non del privato cittadino…la proprieta’ privata e’ in via di estinzione ? Se passa l’imposizione si
pitmun
DECIMOPUTZU, Assessore Falchi: Tutti contro esproprio ed impianto termosolare https://t.co/yPk0HimVw1 via @admaioramedia
Levi Pira
è un sistema collaudato,tutto ciò che è privato deve diventare pubblico,tutto ciò che è pubblico deve diventare privato,ovvero di loro proprietà.un film già visto purtroppo.