Lunedì 18 – Riferendosi alle focose dichiarazioni dell'ex vescovo di Cagliari («Andate a morì ammazzati, voi e il vostro proprietario, il giornale è un porcaio») durante un tentativo di intervista, il giornalista Giorgio Ariu si rivolge su facebook all'Ordine dei Giornalisti della Sardegna, auspicando «un documento di censura per le vergognose parole dell'alto prelato Giuseppe Mani nei confronti dei colleghi de L'Unione Sarda. Sin qui il silenzio è stato assordante». Attesa vana. Quello stesso Organismo di categoria che, per uno stupido e volgare commento di un internauta contro una giornalista, aveva prodotto documenti, invitando alla vigilanza contro la violenza e chi più ne ha più ne metta, in questo caso non è riuscito a farsi notare. Sarà stato l'impegno profuso, proprio in quei giorni, per effettuare il cambio della guardia al vertice dell'Ordine tra Filippo Peretti e Francesco Birocchi ad aver distolto l'attenzione.
Martedì 19 – Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, annuncia che il prossimo 28 maggio sarà ad Olbia al Mater Olbia, l'ospedale 'ex San Raffaele', per «tagliare un nastro per l'avvio dei lavori che fino ad oggi non sono mai partiti». Sono ormai troppi anni che i galluresi (ma non solo loro) attendono questa nuova struttura sanitaria e considerato che si sussurra che al Comune di Olbia non sia stato ancora presentato alcun progetto e che il passaggio di proprietà agli emiri del Qatar non sia stato ancora formalizzato, la speranza che non sia l'ennesimo annuncio del presidente Renzi, coi risultati assai lontani nel tempo, è infondata.
Mercoledì 20 – Torna di moda il vizietto soriano dei balzelli sul turista. La proposta è del sindaco di Sassari, Nicola Sanna: una tassa di soggiorno (2-3 euro a notte) per chi arriva in città. In cambio di cosa, si son chiesti i sassaresi dubbiosi, fino a sostenere che dovrebbe essere il Comune a pagare chi ha il coraggio di fare il turista a Sassari. Incoraggiati dall'intraprendente Primo cittadino, Roberto Desini e Anna Maria Busia, consiglieri regionali del Centro democratico, hanno chiesto di accelerare una proposta di legge, presentata insieme a Sel ed al Partito dei Sardi, per «introdurre un contributo per l'ambiente e il paesaggio di massimo 10 euro da applicare solo sul biglietto di andata verso l'Isola, o all'atto di pagamento del servizio, dalle compagnie aeree e marittime e dai soggetti che gestiscono gli aeroporti, i porti, gli approdi e i punti di ormeggio». Manciate di euro che rischiano di fare la differenza, sommandosi ai costi già proibitivi dei trasporti, in un periodo nel quale la famiglia del turista medio fa i conti sull'unghia.
Giovedì 21 – L'attentato dinamitardo contro il Comune di Quartu Sant'Elena, ad appena dieci giorni dal voto, ha destato l'immediata reazione di uno dei concorrenti del sindaco uscente, Mauro Contini, in corsa per essere rieletto. «In questi giorni ho ricevuto delle minacce, andrò dai carabinieri a raccontare anche questo», dice Davide Galantuomo, segnalando l'irruzione di ignoti nella scuola di danza di famiglia, che «è anche sede elettorale». Ora c'è il pericolo che qualcuno adombri il sospetto che anche l'incidente stradale occorso ad un'altra candidata, Elsa Olla, impedendole di partecipare ad una trasmissione televisiva elettorale, possa essere un agguato.
Venerdì 22 – Presentando il Rapporto "I flussi migratori in Sardegna 2011-14", Valentina Brinis, la sociologa che l'ha curato, dice che «le criticità dell'intero sistema dell'accoglienza in Sardegna sono rappresentate dalla lentezza e dalla macchinosità dei processi di inserimento dei richiedenti asilo»; auspica «una maggiore possibilità di inserimento lavorativo degli stranieri, una volta regolarizzati o riconosciuti come rifugiati, nei settori dell'economia regionale che, pur particolarmente stremata dagli effetti della crisi economica sembra offrire qualche opportunità: segmenti del lavoro agricolo e di quello domestico». E, dulcis in fundo, chiede «di trasferire il Cara di Elmas all'esterno dell'area aeroportuale militare per consentire agli ospiti una maggiore agibilità e un regime meno rigido e meno gravato da controlli e vincoli». Disoccupati, senzatetto e famiglie sotto la soglia di povertà dell'Isola hanno chiesto la stesura di un nuovo Rapporto: "I flussi nelle tasche dei cittadini in Sardegna 2011-14".
Sabato 23 – Il caso di Ebola a Sassari ha messo a dura prova l’Unità di crisi che ad ottobre 2014 l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, aveva definito “pronta ad ogni emergenza per assicurare il completo monitoraggio di eventuali situazioni”. Però… solo dopo che lo sfortunato cooperante è stato ricoverato al reparto Malattie infettive dell’ospedale di Sassari, quindi trasferito allo Spallanzani di Roma (con modalità che hanno generato un vespaio di polemiche ancora vive), gli operatori del 118 di Cagliari e Sassari parteciperanno ad un corso di formazione sull'utilizzo della ‘biobag’, cioè la barella di biocontenimento necessaria per il trasporto dei pazienti affetti da virus come l’Ebola. però… solo dopo ben 12 giorni è iniziata la bonifica dell'appartamento abitato dal paziente sassarese prima del ricovero: prima camera da letto e bagno, poi lunedì il resto dell'appartamento. Insomma, l'assessore Arru si sta specializzando nella chiusura della stalla quando i buoi sono già scappati.
Domenica 24 – Un centinaio di persone hanno partecipato alla manifestazione delle Sentinelle in piedi, che, nella passeggiata di Marina Piccola a Cagliari, hanno realizzato una veglia silenziosa contro il disegno di legge Cirinnà sulle cosiddette 'unioni civili' che «equipara giuridicamente le unioni fra persone dello stesso sesso al matrimonio, aprendo le porte alle adozioni da parte delle coppie gay ed alla pratica dell’utero in affitto, tecnica abominevole per la produzione di bambini ad uso e consumo degli adulti; annienta la nostra civiltà andando a minare la sua cellula primaria, la famiglia. Non siamo disposti a cedere alla menzogna del potere politico e ideologico che ha creato ad arte il termine 'omofobia' per dare vita ad una incessante campagna mediatica e diciamo no anche all'ideologia gender nelle scuole, l'uomo non è una pulsione sessuale». Nel mirino della manifestazione anche il ddl Scalfarotto, che vuole introdurre un nuovo reato di opinione costruito proprio sull’omofobia. Il flash mob si è potuto tenere pacificamente solo grazie alla presenza delle Forza dell’ordine, che hanno controllato alcune decine di contestatori, con in mano un ‘cuore rosso’, impedendo che potessero ‘disturbare’ oltre il lecito la manifestazione, come era stato promesso su facebook con gavettoni, insulti e lancio di uova. Proprio in rete, i ‘complimenti’ ai manifestanti si sprecano: buffoni, omofobi, repressi, ignoranti, per citare quelli riferibili. Spesso nelle stesse bacheche che hanno ostentato ‘Je suis Carlie’ per garantire il diritto dei vignettisti francesi di esprimersi anche rappresentando la Santissima Trinità impegnata in un rapporto sodomitico. Le Sentinelle in Piedi in silenzio per difendere il loro pensiero ed i loro valori. Gli altri, i contestatori, i politicamente corretti, intorno a disturbare, ma loro la chiamano democrazia e difesa dei diritti, i loro.
Corto Maltese
(admaioramedia.it)
One Comment
Romano
Non ho ben capito come ed a chi applicare la tassa di 10 euro per chi viaggia verso la Sardegna, da aggiungere al biglietto. Dovrebbero pagarla anche i residenti, i sardi che viaggiano per lavoro? I sardi nati in Sardegna, ma che vivono fuori della Sardegna, dovranno pagarla per tornare alla loro terra natia? Non bastano le tasse che ci asfissiano, per inventarne altre? Questi 10 euro dovrebbero garantire di non far trovare più i rifiuti nelle piazzole di sosta delle grandi strade? Possibile che non è bastata la lezione della tassa sulle barche e sugli atterraggi di soriana memoria, che hanno già fatto tanti danni alla Sardegna?