Succede a Cagliari, dove l’amministrazione, guidata per il secondo mandato consecutivo dal sindaco Zedda, ha deciso di puntare sull’incremento delle piste ciclabili. Poco importa se già quelle esistenti hanno pesantemente influito sulla fluidità del traffico veicolare, perché Zedda e quella testa illuminata del suo assessore al traffico hanno deciso che bisogna costruirne di nuove e questo contro il parere di tutti, in primis dei commercianti, della stragrande maggioranza dei cittadini comuni (non solo dei conducenti di veicoli a motore), eccezion fatta per un gruppuscolo di ciclisti talebani che ritengono che la cultura della bicicletta debba essere imposta e non proposta… oltre ogni ragionevole obiezione, ma evidentemente in grado di condizionare con risibili argomentazioni l’azione della giunta di Massimo Zedda.
Le limitazioni alla circolazione veicolare nel centro cittadino sono tanto più evidenti e ingiustificabili se solo si considera che le piste del Sindaco Zedda sono praticamente deserte ad ogni ora del giorno. Insomma, biciclette non se ne vede neppure una, tant’è che i cagliaritani si chiedono a beneficio di chi siano state costruite e perché tanti denari pubblici siano stati sprecati in questa direzione. Tuttavia, considerando che quasi tutte le piste non sono protette, il fatto che alcun ciclista le percorra può essere considerato un fatto positivo. Immaginatevi, infatti, quante sportellate prenderebbero i ciclisti che dovessero impegnare la pista costruita parallela al marciapiede ad alle macchine parcheggiate in via Dante o in via Is Mirrionis. Avremmo i pronto soccorso cittadini intasati da ciclisti contusi.
Per tali motivi i ‘biciclettisti’ più saggi preferiscono percorrere la carreggiata insieme agli autoveicoli piuttosto che rischiare la vita nelle piste ciclabili che, allo stato, garantiscono altissime probabilità di infortunio rispetto agli spazi riservati alla viabilità ordinaria. Ci chiediamo se sia più ridicolo o scandaloso che né il Sindaco né l’Assessore al traffico vadano in giro per la città a constatare il totale fallimento delle piste ciclabili, costruite nel totale disprezzo delle esigenze dei cittadini, ma unicamente per corrispondere alle istanze di piccoli gruppi di ciclisti fanatici e ideologicamente orientati, ignoranti, faziosi ed egoisti. Come dice il proverbio, “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Fino ad ora la politica dissennata dell’assessore al traffico cagliaritano, sicuramente sostenuto dal primo cittadino, ha avuto paradossalmente dalla sua l’istinto di conservazione dei ciclisti cagliaritani (molto più assennati sia dell’assessore che del sindaco) che preferiscono non impegnare le piste ciclabili, considerate troppo pericolose, ma continuare a pedalare a fianco delle macchine e dei cugini motociclisti.
La speranza è che questa follia finisca al più presto. Che le piste ciclabili vengano drasticamente ridotte a quelle veramente necessarie e sicure. Che una nuova e più sensata amministrazione futura provveda a risanare una situazione che, come nella via Is Mirrionis o nella via Dante ha assunto connotati addirittura grotteschi e che, come a suo tempo vennero eliminati i dossi artificiali (illegali) della Giunta Delogu (assessore al traffico era Sandro Cosentino), domani vengano cancellate le piste del Sindaco Zedda e della gran ‘cima’ del suo assessore al traffico.
Controverso
(admaioramedia.it)
14 Comments
Rita Manunta
ma per carità !!!
Corrado Garrucciu Velluti
Sottoscrivo
Enrico Manduco
….eh , ma i suoi supporters ti rispondono che sono fondi europei , prendere o lasciare ….I fondi europei non sono altro che soldi nostri dati all’europa, mica un regalo di babbo natale !!!!!! Secondo, in una città come Cagliari la bicicletta è di gran lunga l’ultimo mezzo con cui spostarsi, basta vedere la conformazione del territorio, non siamo nella pianura padana…….
Nunzia Iesu
Concordo totalmente.
Elisabetta Degioannis
Gli farei pagare il ripristino interamente a spese sue e dei suoi seguaci
Pinella Depau
Nella mia esperienza di pedone, automobilista e soprattutto cittadina caglaritana, devo riconoscere che le piste ciclabili (anche se con qualche criticità) svolgono anche a Cagliari un ruolo positivo, se è vero che in giro per la città si vedono molti più ciclisti di tutte le età, soprattutto ragazzi e ragazze e anche bambini accompagnati. Con vantaggio per la salute e anche per la circolazione stradale, se quelli che vanno in bici non occupano la strada con la loro auto. La riduzione dello spazio per le auto la vedo utile per ridurre la velocità, riduzione che in città va a vantaggio dei pedoni. Io non vado in bici, ma sono felice per chi può farlo con maggior sicurezza.
Pinella
Sandro Alex Ghiani
Piste inutilizzate… Stop
Traffico e inquinamento peggiorati
I ciclisti possono tranquillamente dividere la strada con le auto
Peggior politica del traffico nella storia della città.
Mario Porru
Tutte affermazioni con dati alla mano! Così si fa!
Sandro Alex Ghiani
I dati te li ho postati mille volte….Poi se vuoi far finita di non vederli fai pure….Nulla contro i ciclisti… Però che le piste siano vuote è un dato oggettivo e che in certi punti come Is mirrionis o San Michele creino solo disagi e aumento di inquinamento è ormai assodato…. Pensare di farne delle nuove in via Liguria vuol dire non aver controllo sulla situazione reale del traffico in città.
Loi Gigios
Magari togliere le piste ciclabili anche al Poetto, e farci dei bei parcheggi fronte mare 😟😟 Ma visto che ci siamo….diciamola tutta…basta con queste aree verdi, o meglio, gli alberi potete lasciargli, ma per fare ombra alle automobili ,ma che cavolo😏😏.
Stefano Mancosu
L’articolo è chiaramente fazioso: “piccoli gruppi di ciclisti fanatici e ideologicamente orientati, ignoranti, faziosi ed egoisti.” Non mi ritengo né orientato ideologicamente, né ignorante, fazioso od egoista. Uso quando posso le ciclabili, sia per andare in giro che per andare al lavoro, e se le uso poco è perché ho paura delle auto e ostacolato da chi parcheggia sulla ciclabile.
Antonio Piras
Peccato perché poteva essere un momento di denuncia ragionato sugli errori che una amministrazione cittadina deve evitare. Invece l’autore dell’articolo preferisce usare argomentazioni contradditorie (si impongono le bici e no le auto ba!!), soldi stanziati da enti sovrapposti per favorire mobilità sostenibile altrimenti persi. Deve sapere il nostro arguto osservatore che la dove transitano le bici l’indice di sicurezza delle strade aumenta per tutti; pedoni, ciclisti e automobilisti. Prima di esprimersi su tali argomenti si fa uno sforzo per informarsi per non fare brutte figure. Se si desidera aprire un dibattito laico sul tema grande disponibilità.
Carmen Collu
🤤🤔
Un passante
se questi sono gli argomenti… capisco perché Zedda ha vinto le ultime elezioni a mani basse.
Polemica sulle piste ciclabili. Porca miseria, Cagliari era un CESSO a cielo aperto prima delle giunte Zedda. Se si vuole essere competitivi, bisogna proporre in positivo.