“Ho inviato una denuncia agli organi di controllo del Ministero delle Politiche agricole per segnalare un’etichetta utilizzata dalla stessa ditta imbottigliatrice residente nel Veneto che aveva anche imbottigliato del Cannonau di Sardegna. E’ auspicabile, come avvenuto in altri casi per errori meno gravi, che siano eliminate dal mercato le bottiglie munite di etichette non conformi, per evitare disorientamento dei consumatori sulla reale denominazione d’origine e dei produttori del Vermentino di Sardegna.” Lo ha comunicato Romano Satolli, presidente regionale dell’Unione Consumatori, ricordando la vicenda delle bottiglie di “Cannonau di Sardegna DOC”, imbottigliato dalla ditta “Terre dell’Isola” del gruppo veneto Contri, con l'etichetta che riportava l'immagine della Sicilia.
“Ci sono errori nell’etichettatura e nella scheda prodotto trovata nel sito della ditta imbottigliatrice – ha aggiunto Satolli – Le etichette non riportano la denominazione esatta indicata nel disciplinare di produzione, “Vermentino di Sardegna”, ma “Sardegna – Denominazione di Origine Controllata – Vermentino”. La modifica della denominazione, pertanto, oltre che errata, è atta a creare confusione ed indurre in errore il consumatore sulla reale denominazione stabilita dal disciplinare di produzione, essendo riportata diversamente dalle norme sull’etichettatura che stabilisce come la denominazione d’origine di un vino, se composta dal nome del vitigno e dalla zona geografica, deve essere riportata con caratteri della stessa altezza, della stessa grafica e dello stesso colore. Il nome del vitigno, oltre che disgiunto dall’indicazione geografica, è riportato in caratteri di altezza maggiore. Inoltree, nelle caratteristiche del vino riportate nel sito vi è scritto “Area di produzione: nord della Sardegna”. Appare come una sottodenominazione non prevista dal disciplinare e, poiché nel nord della Sardegna esiste l’area di produzione della DOCG Vermentino di Gallura, tali diciture, anche alla luce della recente circolare del Ministero, sono in contrasto coi principi sanciti dalla normativa UE sulla protezione delle DOP ed IGP.”
“Il Vermentino ed il Cannonau di Sardegna – ha concluso il Presidente dell’Unione consumatori Sardegna – nonostante le restrizioni dell’imbottigliamento nella stessa zona di produzione delle uve, possono essere imbottigliati da quelle aziende che, nei 5 anni precedenti abbiano imbottigliato per almeno due volte, in anni diversi, i suddetti vini, purché le stesse chiedano ed ottengano dal Comitato nazionale vini a D.O. una deroga quinquennale, rinnovabile. Poiché ogni movimento di questi vini esportati dalla Sardegna allo stato sfuso debbono essere segnalati agli Enti di certificazione ed all’Icqrf di Cagliari, sarebbe opportuno, a tutela dei consumatori e delle aziende vinicole della Sardegna, che dopo ogni imbottigliamento si provveda a far prelevare le bottiglie per sottoporre il vino agli esami chimico-fisico ed organolettico per accertare se il vino possiede ancora le stessa caratteristiche attestate dall’ente di certificazione prima di essere commercializzato, affinché non si ripeta il miracolo di Cana." (red)
“Ci sono errori nell’etichettatura e nella scheda prodotto trovata nel sito della ditta imbottigliatrice – ha aggiunto Satolli – Le etichette non riportano la denominazione esatta indicata nel disciplinare di produzione, “Vermentino di Sardegna”, ma “Sardegna – Denominazione di Origine Controllata – Vermentino”. La modifica della denominazione, pertanto, oltre che errata, è atta a creare confusione ed indurre in errore il consumatore sulla reale denominazione stabilita dal disciplinare di produzione, essendo riportata diversamente dalle norme sull’etichettatura che stabilisce come la denominazione d’origine di un vino, se composta dal nome del vitigno e dalla zona geografica, deve essere riportata con caratteri della stessa altezza, della stessa grafica e dello stesso colore. Il nome del vitigno, oltre che disgiunto dall’indicazione geografica, è riportato in caratteri di altezza maggiore. Inoltree, nelle caratteristiche del vino riportate nel sito vi è scritto “Area di produzione: nord della Sardegna”. Appare come una sottodenominazione non prevista dal disciplinare e, poiché nel nord della Sardegna esiste l’area di produzione della DOCG Vermentino di Gallura, tali diciture, anche alla luce della recente circolare del Ministero, sono in contrasto coi principi sanciti dalla normativa UE sulla protezione delle DOP ed IGP.”
“Il Vermentino ed il Cannonau di Sardegna – ha concluso il Presidente dell’Unione consumatori Sardegna – nonostante le restrizioni dell’imbottigliamento nella stessa zona di produzione delle uve, possono essere imbottigliati da quelle aziende che, nei 5 anni precedenti abbiano imbottigliato per almeno due volte, in anni diversi, i suddetti vini, purché le stesse chiedano ed ottengano dal Comitato nazionale vini a D.O. una deroga quinquennale, rinnovabile. Poiché ogni movimento di questi vini esportati dalla Sardegna allo stato sfuso debbono essere segnalati agli Enti di certificazione ed all’Icqrf di Cagliari, sarebbe opportuno, a tutela dei consumatori e delle aziende vinicole della Sardegna, che dopo ogni imbottigliamento si provveda a far prelevare le bottiglie per sottoporre il vino agli esami chimico-fisico ed organolettico per accertare se il vino possiede ancora le stessa caratteristiche attestate dall’ente di certificazione prima di essere commercializzato, affinché non si ripeta il miracolo di Cana." (red)
(admaioramedia.it)