Lo scorso 23 giugno, la Giunta Pigliaru ha deciso l’ennesima proroga del commissariamento dell’Agenzia regionale delle coste, iniziato la scorsa estate, esattamente il 12 giugno 2014.
Allora, l'Esecutivo lo motivò dicendo che sarebbe durato il tempo strettamente necessario alla riorganizzazione dell'Agenzia e comunque non oltre sei mesi. Poi, il 22 dicembre 2014, con le medesime argomentazioni, allungò il mandato del Commissario per ulteriori 3 mesi, quindi, a marzo 2015, altre tre mesi fino a giugno, giungendo alla terza proroga.
“Con la nuova proroga, il commissariamento della Conservatoria delle Coste festeggia il suo primo compleanno – ha ironizzato Ugo Cappellacci, coordinatore di Forza Italia – Ci domandiamo se la Giunta non abbia un po’ di pudore a usare nuovamente la formuletta in cui si fa riferimento al proseguimento dell’incarico per il periodo strettamente necessario agli adempimenti indicati in premessa e, comunque, per un periodo non superiore a sei mesi. Perché nella sostanza è la stessa espressione utilizzata a giugno 2014, un anno fa, quando venne revocato il direttore e nominato il commissario. Poi arrivò la proroga di dicembre, prevista per un periodo non superiore a tre mesi e a marzo, con l’approssimarsi della Primavera, sbocciò un’altra proroga per un periodo 'non superiore a tre mesi'. Ora si è deciso che sei mesi dureranno un anno e mezzo e chissà quanto ancora.
"Nel frattempo – ha aggiunto Cappellacci – abbiamo assistito al festival della contraddizione, con una Giunta che un giorno parlava di soppressione della Conservatoria, poi di salvataggio e poi ancora di soppressione. Una confusione che non è ancora finita perché, se è vero che la Giunta alcuni mesi fa ha deliberato un disegno di legge per la soppressione dell’agenzia, è vero anche che nella delibera preannuncia la successiva approvazione di apposito disegno di legge concernente la natura giuridica da attribuire alla Conservatoria. Se l’intenzione è quella espressa con quest’ultima delibera, si può dire che il disegno di legge precedente, concernente 'Abrogazione dell’articolo 16 della legge regionale n. 2 del 2007 e trasferimento delle competenze all’Assessorato della Difesa dell’ambiente' è superato. Pertanto è venuto meno, almeno sul piano politico anche il presupposto di un commissariamento finalizzato 'a garantire la necessaria correntezza amministrativa, nelle more dell’esame e dell’eventuale approvazione da parte del Consiglio regionale del disegno di legge'. (red)
(admaioramedia.it)
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