Nell’indifferenza generale e nel silenzio complice del mainstream mediatico, il Parlamento italiano sta discutendo un disegno di legge che equipara le unioni fra persone dello stesso sesso al matrimonio. Infatti, due uomini o due donne che vivono insieme saranno giuridicamente equiparabili a due coniugi, il che significa che un bambino potrà essere cresciuto da due persone dello stesso sesso, dunque deliberatamente privato del papà o della mamma, grazie all’istituto della Step Child Adoption. E significa che la strada per la normalizzazione della pratica dell’utero in affitto, tecnica abominevole per la produzione di bambini ad uso e consumo degli adulti, sarà spianata. È questo lo scenario che si va delineando grazie al Ddl Cirinnà, sulle cosiddette “unioni civili”, un testo che in realtà annienta la nostra civiltà andando a minare la sua cellula primaria, la famiglia.
La stessa Monica Cirinnà, relatrice e prima firmataria del testo, in aula riferendosi a questo testo ha parlato di “un passo iniziale verso lo scardinamento, che già esiste nella nostra società, rispetto alla famiglia tradizionale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna.”
Per questo domenica 24 maggio, alle 11.30, sarò presso la passeggiata di Marina Piccola con le Sentinelle in Piedi, per testimoniare il mio no al testo sulle cosiddette “unioni civili”, e ribadire il mio dissenso ad ogni tentativo di introdurre l’ideologia gender nelle scuole, come si sta cercando di fare in tutti i modi, e rimarcare la pericolosità di un testo, il ddl Scalfarotto, che vuole introdurre il reato di opinione costruendolo sull’omofobia, termine studiato a tavolino per zittire chi non si allinea al pensiero unico.
Sarò in piazza assieme a mia moglie e i miei cinque figli per dire sì alla famiglia, cellula fondante della nostra società, sì al diritto di ogni bambino a crescere con il suo papà e la sua mamma, sì a una società che non rinnega, bensì valorizza la ricchezza di ciascun individuo e riconosce il bene oggettivo scritto in ognuno di noi e nella nostra essenza di uomini e donne.
Emilio Ghiani – Cagliari
(admaioramedia.it)
One Comment
Romano
Sicuramente le sentinelle in piedi saranno disturbate dai soliti grulli parassiti dei centri sociali. Nel frattempo domenica tanti cittadini e curiosi assisteranno alla sfilata dei gallinacci dalle chiappe al vento, orgogliosi di mostrarsi "diversi". La solita buffonata che, pensate un pò che bello per i cagliaritani: sarà fatta a Cagliari, e non saranno relegati al Poetto, sennò si sentiranno emarginati, poverini! Con tutto il rispetto per gli omosessuali che non hanno bisogno di questa carnevalate nauseanti, credo che questi buffoni ricoperti di piume, cinturoni borchiati, abiti succinti in pelle di maschi finti, servono solo a nauseare ancora di più i cittadini. Forse il sindaco gongola, e dovrebbe essere lui ad aprire il corteo, insieme al sindacato sponsor.