Facendo partire le indagini dai venditori ambulanti che vendevano articoli nel nord ovest dell’Isola, i finanzieri del Comando provinciale di Sassari sono riusciti a risalire ai vertici di un’organizzazione che commercializzava merci contraffatte, rifornendo il mercato del falso in tutta Italia.
Dopo le prime indagini, hanno individuato un persona di Tempio Pausania, che si prestava a ricevere la merce contraffatta da consegnare poi ai venditori ambulanti extracomunitari e ricostruito la catena di approvvigionamento della merce contraffatta, anche grazie al controllo dei documenti di trasporto.
L’inchiesta delle Fiamme gialle era partita a luglio dopo un ordinario servizio di contrasto alla contraffazione, quando i militari avevano trovato alcuni pacchi sospetti all’interno dell’auto del tempiese. Avevano quindi proceduto al sequestro di alcune centinaia di occhiali da sole riportanti i marchi delle più note case di moda (soprattutto Rayban). Poi, con successivi appostamenti e pedinamenti, era emerso che lo stesso uomo riceveva in continuazione pacchi dall’estero, contenenti appunto merce contraffatta, che poi consegnava agli ambulanti. Dall’analisi dei dati relativi alle spedizioni postali, i finanzieri erano risaliti alle società che avevano effettuato le spedizioni, prevalentemente in Grecia, Germania, e Gran Bretagna.
Con il coordinamento del pubblico ministero Maria Paola Asara, la Guardia di finanza ha quindi intercettato e bloccato, presso un centro di smistamento del Nord Italia, tutte le spedizioni provenienti dalle società individuate, destinate ad indirizzi sparsi su tutto il territorio nazionale, evitando che l’ingente quantitativo di merce contraffatta potesse essere immesso sul mercato. Sono stati sequestrati 331.952 capi ed accessori contraffatti coi marchi di note griffe di moda, trovati anche francobolli e marche da bollo falsificati per un valore di 30mila euro e banconote false da 20 euro per un totale di 9mila. Quattordici in tutto le perone denunciate. (red)
(admaioramedia.it)