Luogo in cui storicamente si è andato addensando il piccolo commercio, punto di incontro dei cittadini e simbolo dell’unità e dell’identità delle comunità locali: questo è il valore dei centri commerciali naturali in Sardegna, che incontrano sempre più ostacoli anziché incentivi.
Perciò, Confesercenti Sardegna ha reagito inviando una dura critica all’assessore del Commercio, Francesco Morandi, riguardante le promesse non mantenute in merito ai fondi di finanziamenti e al bando mai pubblicato: “Nonostante i diversi incontri e le rassicurazioni avute, dobbiamo nostro malgrado riscontrare che la procedura che avrebbe dovuto concretizzarsi con la definizione delle nuove direttive e la conseguente pubblicazione del relativo bando, si è inspiegabilmente interrotta – si legge nella lettera inviata all’Assessore – Questa situazione sembrerebbe abbia determinato, oltre alla perdita dei fondi a disposizione per l’anno 2016, il ridimensionamento di quelli inseriti nel bilancio di previsione per l’esercizio 2017. Crediamo che la situazione vada ripresa, al fine di dare certezza a centinaia di operatori che hanno dimostrato di credere ancora nello strumento e che da soli negli ultimi anni hanno favorito quel minimo di vitalità che si è respirata nelle aree urbane delle piccole e grandi città della nostra isola. Per questo le chiediamo di attivare gli uffici dell’Assessorato, affinché nel breve periodo si possano definire le eventuali modifiche da apportare alle direttive, nonché, pubblicare un nuovo bando. Restiamo disponibili a partecipare ad un incontro per meglio rappresentare la nostra posizione in merito alla questione di cui trattasi”.
“Sappiamo – aggiunge Roberto Bolognese, vice presidente Confesercenti Sardegna – che i fondi a disposizione non sono tanti per turismo, artigianato e commercio, ma a quanto pare siamo sempre noi ad essere penalizzati nella distribuzione di questi fondi. Non abbiamo bisogno solo di appoggio morale. Abbiamo bisogno di aiuti finanziari per tenere in vita i centri commerciali naturali, perché ormai rappresentano l’unica risorsa che ci può dare speranza in un futuro dei centri storici che pian piano si stanno desertificando”.
Considerato lo stato generale di crisi che investe la Sardegna, i settori del commercio e dell’artigianato non andrebbero trascurati: “Capiamo che il turismo rappresenti una gran fetta di mercato da sostenere – afferma Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna – Capiamo che rappresenti un grosso impegno per l’intero Assessorato, ma riteniamo che commercio e artigianato, per valore aggiunto creato, addetti occupati e importanza ricoperta nell’azione di valorizzazione dei contesti urbani, meritino maggiori attenzioni”.
Martina Corrias
(admaioramedia.it)