Scrivo da Sant’Anna Arresi per segnalare la triste situazione che da ormai troppo tempo sta vivendo il ‘monumento’ principale del paese, il Nuraghe Arresi, che domina il colle della piazza chiesa e rappresenta un potenziale culturale e turistico senza pari nell’isola: questo maestoso edificio, risalente al 1300 a.C., si trova attualmente chiuso (per motivi di sicurezza e di ordine pubblico) e dunque precluso alle visite del pubblico. È un vero peccato che la nostra comunità, ricca anche di altri siti nuragici e di antichissimi pozzi sacri, non possa vivere e valorizzare questo tesoro archeologico ed architettonico. Personalmente, ho spiegato più volte a curiosi e turisti, leggendo del visibile rammarico nei loro occhi, i motivi della chiusura del sito.
A breve, ci saranno nuove elezioni comunali che sanciranno l’insediamento di un nuovo Sindaco. Ad esso e alla nuova giunta voglio lanciare un appello, affinché le istituzioni si rendano più sensibili a questo problema e finalmente rendano il sito sicuro e fruibile (ma anche – perché no – monetizzabile), magari garantendone il decoro a personale ed operatori autorizzati e dotando la piazza di impianti di videosorveglianza o altri sistemi di sicurezza.
Come appassionato della Civiltà nuragica, come studioso delle Arti marziali nuragiche, e soprattutto come Sardo, sono disposto ad unirmi ad altri cittadini, anche in comitato promotore o cooperativa, col compito di rendere il nostro Nuraghe un polo di attrazione per studiosi, scolaresche e turisti, 365 giorni l’anno. È un peccato dover vedere un mesto lucchetto e l’erbaccia laddove potrebbero sorgere laboratori didattici, visite guidate, rappresentazioni artistiche ed esposizioni storico-culturali.
Il nostro paese non è solo belle spiagge, vino di qualità o concerti jazz, ma è anche ed in primis civiltà, storia e tradizione. Che uniti, cittadini e istituzioni, possiamo valorizzare quali unicità nel Sulcis ed in tutta la Sardegna. Spero il mio appello venga accolto.
Daniele Manca – Sant’Anna Arresi
(sardegna.admaioramedia.it)