Sabato 29 ottobre, Margherita Sulas, dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea dell’Università di Cagliari, interverrà ad una conferenza organizzata all’Humber college’s school of liberal arts and sciences di Toronto (Canada), nell’ambito dell’International festival of authors (Ifoa), davanti ad oltre 200 tra i migliori autori contemporanei provenienti da tutto il mondo, riuniti in Canada per undici giorni, durante i quali daranno vita ad una discussione interdisciplinare sui temi della verità negata e della manipolazione della storia.
Presenterà un lavoro, oggetto della sua tesi di dottorato, sulla storia degli italiani che vivevano nel confine orientale dopo la Seconda guerra mondiale, una delle pagine maggiormente rimosse da larghi settori della storiografia ufficiale. Uomini e donne che nel dopoguerra hanno vissuto la tragedia delle Foibe, che vide, tra il 1943 ed il 1945, oltre 10mila italiani trucidati barbaramente e gettati all’interno delle cavità carsiche nel nome di una pulizia etnica attuata nei confronti degli Italiani, e l’esodo di 350mila italiani costretti all’esilio dalle loro terre, Istria, Fiume e Dalmazia, per sfuggire alla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito. Italiani che per decenni hanno vissuto sparsi nei campi profughi in tutto il territorio nazionale, alcuni dei quali trovarono ospitalità anche in Sardegna, in particolare a Fertilia.
Già nello scorso dicembre, Margherita Sulas è stata l’unica studiosa italiana invitata alla conferenza annuale dell’Institute for the Study of Human Rights della Columbia University per parlare delle dinamiche che hanno sconvolto il nostro confine orientale durante la Guerra Fredda. (red)
(admaioramedia.it)
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webnauta59
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