Storari 4: a parte alcuni interventi tutto sommato agevoli, regala a Belotti il tap-in dell’1-0 con una respinta difettosa e battezza male il tiro innocuo che costa il raddoppio. Dopo 11 minuti, la serata è compromessa.
Isla 4,5: sbaglia più volte in disimpegno sulla sua fascia di competenza. Quello errato su Ljajic è marchiano. Costretto a restare basso per le avanzate avversarie, viene spesso infilato.
Ceppitelli 4,5: il ragazzo sta vivendo un periodo poco fortunato, visto che continua ad inanellare prestazioni incerte e deludenti. Il brillante giocatore della scorsa stagione è scappato chissà dove.
Bruno Alves 5: più attento rispetto alle ultime uscite, ma è l’ombra del guerriero difensivo che nelle prime settimane giganteggiava ovunque e dava la carica ai compagni.
Pisacane 5,5: tra i pochissimi a salvare la faccia. Ha i suoi grattacapi contro avversari di grande qualità, ma lotta con grinta e consegna a Melchiorri il cross per il gol.
Dessena 3: ahi ahi, Capitano! Non si può passare dalla favola all’incubo in questo modo… sbaglia diversi passaggi pesanti, due dei quali innescano altrettanti gol. Le mani sull’arbitro Mariani lasciano la squadra in dieci per oltre mezzora.
Tachtsidis 4,5: il greco sgomita, vuole senz’altro dimostrare ai titolari del suo cartellino il proprio valore. Ma la sua prestazione in fase di interdizione è semplicemente pessima.
Munari 4,5: è ormai disabituato a giocare e si vede. I frizzanti giocatori granata lo prendono spesso in mezzo, l’esperienza serve ma fino ad un certo punto.
Melchiorri 6: schierato esterno in un tridente inedito, non si capisce la sua mansione perlomeno inizialmente. Per lui un tiro centrale, sacrificio e la pregevole incornata che frutta il gol rossoblu. Dal 73° Giannetti 6: mette voglia di fare e corsa, buona combinazione con Tachtsidis che porta il greco al tiro.
Borriello 5: nelle ultime settimane sta diventando sempre più raro vederlo al tiro. Oggi però ha appoggiato la squadra in maniera leggermente maggiore. Dal 56° Farias 5: ritorna in campo dopo diverse settimane, cerca il guizzo ma senza la giusta convinzione.
Sau 5,5: arretra sempre, a volte a ridosso della propria area, pur di entrare nell’azione. La sofferenza difensiva e le carenze della squadra in fase di costruzione lo penalizzano oltremodo. Dal 60° Padoin sv: non è sicuramente al meglio, entra a giochi già fatti e partecipa marginalmente al tracollo.
Rastelli 4: la sua squadra continua a sbandare in fase difensiva, rinsaldando lo status di più battuta del campionato. 29 reti incassate in 12 partite sono un passivo impressionante, come impressionante è la facilità con cui il Torino ha abusato di un collettivo sbilanciato. La scelta di schierare il 4-3-3, mai provato finora alla guida del Cagliari, si è rivelata deleteria. Alcuni uomini sono in palese confusione ed in caduta libera nel rendimento. Arrivare alla nuova sosta per le nazionali con 16 punti ed il 9° posto fanno senza dubbio morale. Ma in questo momento si è vicini a rispolverare la parola “Catenaccio”, se si vuole salvare faccia e (forse) panchina. Certo, una provocazione: ma rende bene l’idea della situazione. Deve essere però apprezzato perché non abbandona la squadra per un attimo, continuando a dare indicazioni ed incitare i suoi, noncurante dell’abbondante pioggia che cade dal cielo e lo inzuppa completamente.
TORINO: Hart 5; Zappacosta 7, Rossettini 6, Castán 5,5, Barreca 7; Benassi 7, Valdifiori 6,5, Baselli 6,5 (dal 62° Obi sv); Iago Falque 6,5, Belotti 7,5 (dal 76° Maxi Lopez ng), Ljajic 7 (dal 70° Martinez sv). Allenatore: Sinisa Mihajlovic 8.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)