CRAGNO: imperfetto. Non può nulla sul gol di Hamsik e il rigore, ma ha qualche colpa sul 3-0 in cui subisce un tunnel. Salva però su Callejón in modo convincente.
PADOIN: inadeguato. Il Napoli lo mette in crisi per tutta la gara, infilandolo senza pietà con vari interpreti perché conscio della sua debolezza difensiva. Molto male.
ANDREOLLI: infilato. Pure per lui un pranzo andato di traverso, con gli avversari che sbucavano da tutte le parti.
ROMAGNA: incoraggiante. Prima da titolare in A della carriera. A parte il fallo ingenuo da rigore, il ragazzo dimostra qualità e personalità. Aria fresca da non disperdere.
CAPUANO: negativo. Un buon inserimento che resta isolato. Poco preciso in disimpegno, non esprime una prestazione da ricordare.
IONITA: disperso. Il valore degli avversari in mediana lo attira in una spirale da cui non riesce a liberarsi. Di fatto, un fantasma e di scarso aiuto a Padoin sulla destra.
CIGARINI: insufficiente. Poche possibilità di giocare la palla e sempre cercando il lancio lungo, aspetto poco positivo in una prova generale deludente.
Dal 55° DEIOLA: timido. Commette fallo su Koulibaly e poi completa un’azione prevedibile con una ciabattata dal limite. Il ragazzo sembra molto timido sul campo.
BARELLA: arrembante. La voglia di emergere, di farsi valere, la gamba… le mette sempre. Il giocatore più falloso della A, frangente da migliorare senza snaturare l’agonismo.
JOÃO PEDRO: assente. Forse oggi, più che in precedenti circostanze, è saltato all’occhio l’eccessivo lusso di schierarlo in match simili. Un uomo regalato al Napoli.
PAVOLETTI: misterioso. Non ha toccato palla praticamente mai, anche se l’unico tentativo rossoblù è suo con una spaccata difficile. Ad oggi un arrivo carico di mistero.
Dal 66° FARIAS: perso. Nelle prime giornate almeno si dannava l’anima per pungere, movimentando qualcosa là davanti. Sparito dai radar.
SAU: acciaccato. La sua partita dura poco più di 30 minuti per un problema muscolare. Fino a quel momento aveva addomesticato solo qualche pallone.
Dal 34° DESSENA: introvabile. Il suo rendimento in campo, non da oggi, parla di un elemento sempre più lontano dagli standard della massima serie.
RASTELLI: oscillante. Il momento della squadra parla chiaro: il punto più basso vissuto durante la sua gestione. Tanti interrogativi, la sua posizione potrebbe essere in bilico.
Fabio Ornano
(admaioramedia.it)