Alla fine è mancato il colpo a sorpresa. Quello che, sotto sotto, i tifosi (e forse lo stesso Zola) si aspettavano. È mancato il botto finale, quello che avrebbe potuto far compiere al Cagliari il salto di qualità decisivo, vale a dire una punta vera. Di quelle che in area non perdonano, per intenderci. Non è arrivato neppure il difensore centrale, ma forse a questa lacuna si può ancora rimediare, visto che Modibo Diakitè è svincolato e ieri non ha firmato per la Sampdoria. Per lui c’è tempo sino al 28 febbraio, anche se la formazione rossoblù non può aspettare così a lungo. Di sicuro non vestirà la maglia del Cagliari il difensore Pedro Mendes, rimasto a Parma per mancanza di alternative.
Al tirar delle somme, nella casella arrivi figurano i nomi già noti di Brkic, Gonzalez, Cop, Husbauer e Mpoku. Sono partiti Eriksson (Ifk Goteborg), Ibarbo (Roma, prestito oneroso), Benedetti (in prestito al Bari sino a fine stagione), Capello (prestito al Varese), Giorico (sempre in prestito ma all’Unione Venezia), Loi (in prestito al Carpi con diritto di opzione in favore di quest’ultimo e contro-opzione in favore del Cagliari). A titolo definitivo, infine, il Primavera Muzzi (figlio dell’ex bomber rossoblù) è stato ceduto alla Sampdoria, una delle regine di questo mercato che ha visto circolare tanti giocatori ma pochi soldi. Resta in Sardegna il brasiliano Caio Rangel, per il quale c’è una trattativa con il Varese per la prossima stagione (nell’ambito dell’operazione che condurrà a Cagliari il difensore esterno Fiamozzi).
Si ha la sensazione di qualcosa di incompleto, e non sappiamo se Zola abbia dovuto fare buon viso a cattivo gioco, visto che – dopo la sfortunata trasferta di Bergamo – aveva detto che avrebbe discusso con la società circa gli eventuali correttivi da fare nell’ultimo giorno di mercato. Ad ogni modo, a questa squadra mancano due cose su tutte: maggiore attenzione in difesa dal primo all’ultimo minuto (vero, Ceppitelli?) e più incisività in attacco, dove la volontà di Longo non basta a far vincere le partite. Contro l’Atalanta è stata chiara a tutti la ghiotta opportunità sprecata dal Cagliari, che a un certo punto ha mostrato maggiore freschezza atletica. Aveva la partita in pugno ma se l’è lasciata sfuggire. Un vero peccato, perché la classifica è nuovamente diventata critica. E ora, sotto con la Roma.
Arrogutottu
(admaioramedia.it)