Questa notte, verso le 3, il 112 veniva allertato dalla segnalazione di un cittadino per alcune urla e richieste di aiuto provenienti da via Doberdò a Cagliari.
Appena giunti sul posto, i carabinieri notavano, attraverso la finestra di un’abitazione sita al primo piano, una persona che, con una mano insanguinata si muoveva freneticamente all’interno del proprio appartamento chiedendo aiuto. L’uomo era in evidente stato di alterazione psicofisica, verosimilmente dovuta all’assunzione di sostanze psicotrope. Una volta tranquillizzato, i militari effettuavano una perquisizione, trovando circa 40 grammi di cocaina, strumenti da taglio per stupefacenti ed oltre 1.500 euro in contanti, probabile provento dell’attività di spaccio.
La casa era anche dotata di un sistema di videosorveglianza, le cui telecamere erano installate in corrispondenza della porta d’ingresso e, all’interno dell’abitazione, c’era un monitor per prevenire ed eludere eventuali controlli di polizia. Era evidente che quall’appartamento fosse una centrale di spaccio, perciò l’uomo, un 34enne cagliaritano pregiudicato, è stato arrestato per detenzione illecita di stupefacenti e poi, dopo la convalida dell’arresto, accompagnamento nel carcere di Uta. (red)
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