Calato il sipario dopo la prima tappa di settembre a Carloforte, “Creuza de Mà”, il festival di musica per il cinema, ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, approda a Cagliari per completare il cammino della sua dodicesima edizione.
Nel primo fine settimana di novembre, da giovedì 1° a domenica 4, la sala Nanni Loy dell’Ersu di via Trentino e l’Auditorium del Conservatorio di piazza Porrino ospiteranno non solo proiezioni di film e documentari, ma anche “rassegne, incontri, masterclass e concerti, capaci di ripercorrere importanti passaggi della storia e della cultura, come quella segnata dai movimenti del Sessantotto”, ha spiegato l’assessore comunale alla Cultura, Paolo Frau, secondo il quale il Festival “si inquadra alla perfezione con le iniziative che l’Amministrazione comunale sta portando avanti sul piano culturale per mettere in risalto le trasformazioni che essa ha sostenuto nel tempo, esattamente come la mostra sulle arti figurative al Palazzo di Città o la grande collezione di materiale cartaceo esposta al Serch, nel sottopiano del Municipio di via Roma”.
“L’ambizione – ha aggiunto, durante la conferenza stampa, il regista Cabiddu , direttore artistico del Festival – è anche quella di trasmettere ai giovani il lavoro degli artigiani del suono, l’altra faccia del cinema, quella che non si vede, ma che si sente e non può mancare”.
Si parte dunque giovedì 1° novembre alle 16, nella sala Nanni Loy, campo base di “Crueza de Mà”, con la proiezione del videoclip basato sul montaggio di immagini raccolte in undici edizioni e mezzo del Festival e che si dispiegano sulle note della canzone di Fabrizio De Andrè, dalla quale ha origine il nome stesso del’evento. Una sorta di ‘sigla di apertura’, perfetta per dare inizio al ‘viaggio’, reale o ideale che sia, che lascerà poi spazio ad Enzo Gentile e ai suoi libri (“Faber, Fabrizio De Andrè raccontato da amici e colleghi e “Hendrix – The Italian experience”) e al primo di una serie di film dedicati al ‘68, come “Easy Rider”. Alle 19, sarà la volta del documentario “Diario di tonnara” del regista sardo Giovanni Zoppeddu, e a seguire due videoclip di allievi del Centro sperimentale di cinematografia di Roma.
Venerdì 2, alle 10.30, ancora nella sala Nanni Loy, appuntamento con masterclass aperta a studenti e pubblico sulla colonna sonora di “Arrivederci Saigon”. Dalle 16, saranno proiettati il film “68 memories” ed i documentari “Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica”, “La tempesta di Prospero e Calibano”, “Manga Do Igort e la via del manga”, Down down down” e “Nico, 1988”. Sabato 3, ancora masterclass nella sala Nanni Loy, dove sino a sera saranno proiettati film e documentari, mentre alle 21.30 l’Auditorium del Conservatorio ospiterà la band cagliaritana formata dal bassista Gianmarco Diana, per un doppio appuntamento con la musica dal vivo con Max Viale e i Dancefloor Stompers.
Giornata di chiusura domenica 4 novembre: tra i tanti appuntamenti della giornata, masterclass di musica per cinema, che vedrà dialogare con studenti e pubblico i registi Letizia Lamartire e Giovanni Dota, e l’illustrazione del lavoro di missaggio del suono e della musica del film di imminente uscita “Il flauto magico di Piazza Vittorio”, per la regia di Mario Tronco e Gianfranco Cabiddu. A seguire film e concerti all’insegna della musica per il cinema, oggetto di indagine e riflessione che da sempre caratterizza l’anima di “Creuza de Mà”.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)