Dal prossimo 1 novembre, ci saranno 132 lavoratori disoccupati “in quanto strutturalmente esuberanti rispetto alle esigenze produttive”: sono 65 operai e 67 impiegati assunti dalla Sfl di Lecce ed occupati nelle sedi dell’Universita’ di Cagliari.
La procedura di riduzione del personale, conclusa lo scorso 22 agosto con la sottoscrizione di un verbale davanti all’Aspal Sardegna, e’ stata determinata dall’imminente scadenza (31 ottobre) delle attivita’ di portierato e dei servizi esecutivi nelle sedi universitarie cagliaritane, inizialmente prorogata dopo la scadenza dello scorso 30 aprile: “Non sono noti ulteriori provvedimenti di proroga dell’affidamento, ne’ la stazione appaltante ha intrapreso alcuna nuova procedura di gara”, ha spiegato la Sfl nella lettera di licenziamento inviata ai lavoratori.
Inoltre, ha aggiunto la societa’, “sono da escludersi diverse soluzioni organizzative, essendo improponibile un trasferimento del personale presso altre strutture per l’attuale assenza di posto disponibili dovuti alla congiuntura sfavorevole ed ai vincoli contrattuali che prevedono, in caso di acquisizione di nuovi lavori, l’assunzione del personale precedentemente impegnato”. Per i 132 lavoratori licenziati non e’ previsto il ricorso agli ammortizzatori sociali. (red)
(admaioramedia.it)