Dopo quella di Pirri di qualche giorno fa, anche oggi a Cagliari in via Roma una cinquantina di immigrati, che stanno bivaccando giorno e notte in piazza Matteotti, hanno inscenato una protesta con la richiesta di lasciare l’Isola prima di essere identificati. Attraversando ripetutamente la strada, hanno rallentato il traffico, controllati dalla Polizia municipale e dalle Forze dell'ordine. Dopo alcune ore, solo dopo l'intervento dei mediatori, hanno accettato di interrompere la protesta e di recarsi alla mensa della Caritas. Ieri, intanto, due cittadini somali erano stati fermati al Porto, in arrivo da Civitavecchia, dai finanzieri e trovati in possesso di 36 carte d'identità italiane false, che secondo gli investigatori sarebbero servite ad altrettanti connazionali che vogliono abbandonarla senza farsi identificare e quindi solo con documenti regolari potrebbero acquistare i biglietti di viaggio.
“Appena arrestati i somali che spacciavano carte d'identità false, i profughi bloccano via Roma perché vogliono andare via – ha commentato Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – Benvenuti alla nuova tratta umana. Li porto qui, li metto lì, pago qualcuno per vestirli, farli mangiare e sono tranquillo. Poi, di quello che fanno, chi se ne frega. Nel mentre chi è nato qui, e cerca di sopravvivere qui, muore lentamente, drogato dal finto benessere imposto dal regime doroteo occidentale. Ci dicono che siamo liberi e questo ci dovrebbe bastare. Quelli che vengono qui li nutriamo per farli diventare marionette di un sistema. Gli immigrati che entrano regolarmente sono dei fessi. E noi? Siamo marionette oramai consumate. Da buttare. Basta con questo sistema ipocrita. Serve un'alleanza dei popoli liberi e sovrani a difesa delle nostre terre”.
Anche per Marcello Orrù, consigliere regionale del Psdaz, la situazione è sempre più difficile da gestire: “Non se ne può più delle proteste dei migranti, che creano solo caos e disordini. Chi fugge terrorizzato dalla guerra non sceglie il salotto dove accomodarsi. Siamo dinnanzi ad un'accoglienza ipocrita di Governo e Regione, che dietro questa parola nascondono invece uno scaricabarile sulle spalle dei cittadini. E' forse accoglienza lasciare che queste persone rimangano tutto il giorno buttate nei marciapiedi o nelle strade delle nostre città? Non se ne può più, occorre rimpatriarli”.
Quanto sia difficile gestirla, lo confermano anche le dichiarazioni dei sindacati degli agenti di Polizia, che quotidianamente fronteggiano la situazione: “E’ impensabile che in un paese civile la piazza antistante la stazione dei treni e dei pullman sia colma di persone che dormono in terra tra coperte sudice e materassi malconci e le strade siano piene di mendicanti che insistendo, pretendono soldi – ha evidenziato Luca Agati del Sap Cagliari – Alla faccia della tanto pubblicizzata accoglienza, che riempie le tasche di molti imprenditori diventati tali grazie all'emergenza. Il problema si era già creato l'anno scorso e nonostante l'avessimo già denunciato. La situazione è al limite e nessuno si assume le responsabilità del fallimento, ma cosa ancora più grave, nessuno si preoccupa di tutelare chi lavora in prima linea. Gli organici della Polizia di Cagliari sono in costante diminuzione poiché sono numerosi i pensionamenti senza sostituzione. Il tempo per risolvere i problemi c'è stato e ci sarà ma finché nessuno si impegnerà concretamente, rischiamo che la situazione peggiori, arrivando ad un punto di non ritorno”. (red)
(admaioramedia.it)
18 Comments
Luigi Luis
Se fossero stati italiani in protesta per il lavoro, gli avrebbero massacrati di botte, e questi fanno i padroni in casa nostra, è una vergogna!
Eulalia Spiga
mandateli a casa loro
Maria Bonaria Usalla
ACASA LORO SENZA SE E SENZA MA. AD OGNI ANGOLO A CHIEDERE SOLDI.
Hercules Atlantic
Ricordate le parole del prefetto, entro fine anno in Sardegna arriveranno 5000 profughi, riflettiamo……
Maria Bonaria Usalla
Dovrebbe capirlo chi c’è alla Regione ma purtroppo dal coma non si svegliano.
Maurizio Cabras
Fallo subito
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