Continua a far discutere la decisione della Giunta Pigliaru di destinare alla Caritas una parte dei locali dell’ex deposito carburanti dell’Aeronautica di Monte Urpinu, a Cagliari, una struttura che si trova in una delle più belle zone di Cagliari, molto vasta e con immobili immersi nel verde.
“È la storia di un flop lungo otto anni quella – ha commentato Emanuela Corda, deputata del Movimento 5 Stelle – Adesso la Regione, con un atto sulla cui legittimità ci sono molti dubbi, prova ad assegnarlo all’Arcidiocesi di Cagliari: è davvero questa la scelta migliore per un’oasi in città, immersa nel verde, con a disposizione edifici che potrebbero essere convertiti a vantaggio di tutta la comunità? Ciò che stupisce è che questo ‘passaggio’ sia avvenuto senza la pubblicazione di alcun bando, a libera discrezione dell’assessore Erriu che non ha dato alcuna possibilità a terzi di presentare progetti e iniziative. Un fatto che lascia perplessi e che non può passare inosservato”.
“Uno spazio che diventerebbe un fiore all’occhiello della città se solo si decidesse di valorizzarla così come era stato promesso nel 2008, quando la Regione riebbe il possesso alla fine di una lunga battaglia per la dismissione dei beni militari non più utilizzati – ha aggiuynto Corda – Contrariamente alle promesse fatte, l’area non è stata affatto restituita ai cittadini: la Regione l’ha tenuta chiusa per tutto questo tempo, facendo diventare questa meraviglia un deposito di oggetti di ogni natura abbandonati tra la polvere. Fermo restando che dare un aiuto alle persone in difficoltà resta la prima missione per tutti e che la Caritas ha sempre svolto un ruolo essenziale che merita tutte le nostre attenzioni, il dubbio è se davvero, uno spazio così bello che abbraccerebbe il Parco di Monte Urpinu, non meriti però di essere restituito ai tutti i cittadini, in modo che possano beneficiare della bellezza di questo luogo nel quale si potrebbero avviare le più diverse iniziative che coinvolgano i giovani, gli studenti, la ricerca, il mondo culturale, le associazioni e tanto altro. Ma soprattutto si pretende venga rispettata la legittimità dell’affidamento, la trasparenza, l’equità. Sarebbe importante dare la possibilità alle diverse associazioni di presentare un progetto e valutare insieme il futuro migliore per l’ex deposito, senza atti d’imperio non degni di un’istituzione come la Regione”. (red)
(admaioramedia.it)