Era stato arrestato lo scorso 19 maggio, dopo che gli agenti della Squadra Mobile avevano trovato all’interno della sua abitazione in via Talete, nel quartiere Cep di Cagliari, un arsenale: 4 pistole, di cui due scacciacani prive del tappo rosso: una pistola calibro 9 provento da un furto; una pistola Clock, l’unica per la quale aveva un permesso di detenzione. Oltre a 50 proiettili, 3 detonatori, 4 fumogeni in dotazione all’Esercito Italiano, 2 radio ricetrasmittenti, 4 spezzoni di miccia a lenta combustione ed un’uniforme completa dell’Arma dei Carabinieri.
Ma la Polizia è tornata ad effettuare un nuovo sopralluogo nella casa di T.L., 47enne piccolo imprenditore cagliaritano, perlustrando tutti i locali ed ha trovato altro materiale che peggiorerà la sua posizione: 2 detonatori, uno sfollagente, 3 lampeggianti blu in uso alle forze dell’ordine ed altro munizionamento compatibile con le armi già sequestrate. Materiale verosimilmente utile per realizzare rapine. Nel 2001, il fratello dell’arrestato fu ucciso facendo esplodere la sua auto con una bomba telecomandata a distanza. (red)
(admaioramedia.it)
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webnauta59
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