Una grande mobilitazione per protestare contro le decisioni della Giunta Pigliaru sui tetti di spesa (un taglio di oltre il 30%) e le nuove condizioni per l’acquisto delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie presso le strutture private accreditate per l’anno 2017: martedì 20 giugno, alle 9, si ritroveranno davanti all’Assessorato regionale della Sanità in via Roma 223 a Cagliari.
Oltre agli operatori ed ai rappresentanti della sanità privata di tutta la Sardegna, sono stati mobilitati anche i pazienti delle varie strutture del territorio regionale, i loro familiari e gli utenti a cui è stata negata l’assistenza a causa delle enormi liste di attesa che si sono formate in seguito ai già consistenti tagli imposti al settore privato nel 2016. Poi, ci saranno inoltre gli erogatori privati dei servizi per la riabilitazione, unitamente ai lavoratori, le associazioni dei pazienti e dei loro familiari. Tutti preoccupati per le conseguenze drammatiche sull’occupazione .
“La nuova delibera presentata dalla Regione – ha sottolineato Salvatore Pani, presidente dell’Acris (Associazione dei centri riabilitativi sardi) – mette ancora una volta seriamente in ginocchio l’intero comparto della sanità privata sarda, dopo il già duro colpo inferto l’anno scorso con una consistente riduzione dei budget a disposizione delle strutture. Ma, soprattutto, un tale provvedimento determinerà enormi e drammatici sacrifici per tutte quelle fasce di popolazione a cui inevitabilmente verrà a mancare l’assistenza sanitaria e socio-sanitaria adeguata. Tali linee guida inoltre, se confermate, porterebbero a un gran numero di licenziamenti, a causa del taglio dei tetti di spesa e delle numerose norme vessatorie contenute nella stessa delibera“. (red)
(admaioramedia.it)