Personaggi dei presepi rigorosamente in costume sardo o realizzati invece in macramè, caldarroste, zeppole, intrattenimento musicale ed una simpatica befana danzante. Queste sono soltanto alcune delle sorprese che sono state riservate al pubblico durante la manifestazione che si è svolta a casa Saddi Grippo, in via Balilla a Pirri.
Anche quest’anno infatti,in occasione della festa dell’Epifania, non sono mancate musiche e magiche bolle di sapone, che hanno intrattenuto per tutto il pomeriggio, e fino a sera, i più piccini come i più grandi. Oltre a rappresentare un’occasione di ritrovo per salutare le feste natalizie, la manifestazione ha senz’altro permesso una riflessione sull’importanza della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-architettonico del territorio. Racchiuse all’interno di quelle case campidanesi, che dalle mura esterne passano quasi inosservate, vi sono infatti intrecci di storie bellissime e secolari, testimoni di tempi fiorenti e produttivi del territorio di Pirri, un borgo a pochi passi dal centro della città che vanta, tra l’altro, una certa esperienza nel campo vinicolo.
Per chi non vi fosse mai stato, casa Saddi Grippo è una tipica casa tradizionale, ricca di storia, costruita intorno alla metà del 1800 da Pietro Saddi, e può essere considerata la più significativa testimonianza di casa campidanese ancora presente nel circondario di Cagliari. Al suo interno ospita ancora arredi e attrezzature agricole originali, ma, nonostante sia riuscita a conservarsi bene negli anni, avrebbe sicuramente bisogno di un accurato restauro sia degli interni che degli esterni. E dunque, come proposito per il nuovo anno, sarebbe auspicabile una risposta concreta da parte delle Istituzioni, per venire incontro a quelle famiglie che, con sacrificio e mezzi propri, organizzano eventi significativi per valorizzare il patrimonio storico-architettonico di un’intera comunità.
Laura Pisano
(admaioramedia.it)