Con la sigla Cua (Collettivo universitario autonomo), gli stessi autori dell’occupazione abusiva dell’ex scuola di via Lamarmora a Cagliari, dove è sorto il centro sociale “Sa Domu”, mercoledì scorso hanno occupato un locale abbandonato all’interno del Centro universitario sportivo a Sa Duchessa al fine di “restituirlo alla popolazione universitaria, decidendo di adibirlo ad aula studio”, hanno scritto gli occupanti sulla loro pagina social.
Immediata la reazione da parte del Cus, che ieri ha provveduto a sospendere tutte le attività del centro sino a che la situazione non verrà riportata alla normalità, come lasciato trapelare da una nota nel sito dell’Ente: “A seguito dell’invasione e dell’occupazione abusiva di un immobile all’interno della Cittadella, non siamo in grado di garantire la sicurezza degli spazi e delle centinaia di persone – studenti, atleti, bambini – che ogni giorno svolgono attività sportive, ricreative e di studio negli impianti del Cus Cagliari. Fermi restando i risvolti penali e civili connessi ai comportamenti degli occupanti, rinnoviamo l’appello alle istituzioni cui è affidata la tutela dell’ordine pubblico affinché sia ripristinata rapidamente la legalità e sia consentito al nostro centro sportivo universitario di svolgere con serenità le sue normali attività.” L’Ateneo cagliaritano ha prontamente provveduto, nella notte tra mercoledì e giovedì, al distacco dell’energia elettrica all’interno dei locali interessati dall’occupazione, con il chiaro intento di creare maggiore disagio agli occupanti e cercare di porre fine in maniera pacifica alla condotta abusiva.
Reazioni anche dal mondo politico: “I soliti noti – ha commentato il deputato di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare – dopo aver occupato un ex scuola trasformandola in una sede politica, dopo aver occupato delle palazzine della Regione, dopo aver occupato un ex area militare in centro città per fare un campeggio antimilitarista, aggredendo dei giornalisti Rai che volevano fare un servizio sull’iniziativa; dopo minacce e scritte contro avversari politici, dopo aggressioni rivendicate ad esponenti politici, occupano uno sala del Cus per farci i loro porci comodi, costringendo bambini e ragazzi a rinunciare all’attività fisica”. Sotto accusa anche l’amministrazione del sindaco Zedda, colpevole di tacere da lungo tempo sulle ‘malefatte’ degli ‘antagonisti’: “Nessuna condanna dell’Amministrazione comunale come al solito immobilità di Prefettura, Questura e Magistratura. A Cagliari c’è chi, dietro la scusa della politica, vive nell’immunità. Non possono essere perseguiti o arrestati. Perché? Lo chiederemo in Parlamento”. (sm)
(admaioramedia.it)
One Comment
Andrea Putzulu
E le forze dell’ordine che fanno?