La sconcertante campagna elettorale che da settimane Mario Puddu, candidato alla Presidenza della Regione del Movimento 5 Stelle, va conducendo, finora, è passata in sordina, dato che le altre principali coalizioni sono ancora al palo e da quelle parti, giorno dopo giorno, la confusione, anziché diminuire, aumenta.
L’ex Sindaco di Assemini, candidato non troppo amato dalla base elettorale, poco entusiasta della scelta alle Regionarie, è penalizzato dalla mancanza di programmi – la cui redazione, contrariamente alle tradizioni pentastellate, è stata inopinatamente rinviata a dopo la designazione dei candidati – e cerca di colmare il vuoto rilasciando dichiarazioni a raffica: una volta per censurare azioni o iniziative di avversari politici (soprattutto del Partito democratico), un’altra per ‘farsi bello’ con qualche successo, vero o presunto, del governo nazionale, mai cercando di dire qualcosa con ‘parole sue’, un po’ come gli scolaretti abituati a ripetere la lezione a memoria.
Il malcontento di non pochi elettori e simpatizzanti pentastellati, ma anche attivisti, per una simile campagna elettorale è vivace. Oltretutto è contraddistinta dall’assenza di condivisione di idee e di iniziative tra i ‘quasi sconosciuti’ grillini candidati e la base, ma finora tale disappunto non aveva oltrepassato i confini delle conventicole socialgrilline. Ieri, però, Puddu ha decisamente rotto gli argini con l’ennesima esternazione nella quale ha attribuito al “Governo del cambiamento” e al M5S che “mantiene le promesse” la tempestività della sistemazione della Strada Statale 195, danneggiata e interrotta, poco prima di Capoterra, dagli eccezionali nubifragi dei giorni scorsi.
Al netto dei pochissimi elogi della più fedele claque ad ogni esternazione puddiana, di chi ha fatto notare il carattere abbastanza ordinario dell’intervento eseguito oppure ha sottolineato l’autonomia dell’Anas, che ha in gestione le strade statali, e dei non pochi ‘complottisti’, che hanno ascritto alle esigenze della Saras la rapidità dell’intervento, la bacheca di Puddu è stata letteralmente invasa da lazzi, frizzi e sfottò di ogni tipo, proferiti da tanti commentatori, non solo simpatizzanti del Pd e della sinistra, adunatisi per l’occasione.
Tra i bersagli anche il ministro Toninelli (Fabrizio: “sta ancora cercando la 195 sul mappamondo”; Cesare: “è ancora fermo al Brennero”), ma il principale ‘tiro al piccione’ è stato, ovviamente, contro l’incauto Puddu. Dalle decine e decine di commenti, a parte gli insulti irriferibili (i più gentili sono stati “bugiardo”, “sfigato”, “comico”, “imbriagu”), ‘niente di nuovo sotto il sole’: ennesima figura imbarazzante per il Candidato pentastellato, che difficilmente potrà discolparsi con un semplice attacco dei ‘troll’ del Pd. La campagna elettorale è ancora lunga, e Puddu, se nessuno verrà in suo soccorso (eppure si è dotato di un ‘esperto’ ufficio stampa), è destinato ad offrire altri siparietti esilaranti.
Ciò nonostante, è bene augurare ai Sardi che a ridere per ultimo non sia proprio lui, se, vista la tendenza all’autolesionismo degli altri schieramenti, riuscisse comunque ad approdare alla poltrona in viale Trento.
Caesar
(admaioramedia.it)