L’appuntamento con la quinta edizione del “Bosa beer fest” è da mercoledì 24 a sabato 27 aprile: 24 birrifici e 1 beerfirm, di cui 14 sardi e 11 del resto d’Italia, oltre 170 tipi etichette, degustazioni di prodotti agrogastronomici, 100 ore di musica e concerti, sport e animazione. Nella passata edizione gli stand hanno spillato oltre 25mila litri di birra.
“Per quattro giorni, Bosa diventerà la capitale della birra artigianale della Sardegna – hanno spiegato Antonio Marras e Giampiero Carta dell’associazione Sardinia4all, presentando il programma – Abbiamo selezionato le eccellenze birrarie sarde e quelle nazionali per far degustare a tutti le migliori produzioni, quelle che annualmente fanno incetta di premi a livello italiano e internazionale. Ventiquattro birrifici e una beerfirm di altissimo livello regaleranno ai visitatori del ‘Bosa beer fest’ una vastissima scelta di ottime birre, dalle basse fermentazioni alle birre sperimentali passando per le luppolate di ispirazione anglosassone fino alle birre acide”.
Saranno il lungo Temo Schrerer e il lungo Temo De Gasperi, fin dalla prima mattinata, ad ospitare gli stand delle birre e dei prodotti alimentari. La musica inizierà mercoledì 24, dalle 22,30, con un deejay show: protagonisti Sergio dj, la voce di Shary e lo show di Giorgio Prezioso, componente di Radio Deejay; giovedì 25, l’appuntamento è con la Shary Band; venerdì 26, salirà sul palco Frankie hi nrg mc; sabato 27, la dj Greta Tedeschi. Nel percorso delle concerie e del lungotemo De Gasperi si alterneranno altri gruppi per oltre 100 ore di musica, ci sarà un grandissimo impianto audio e luci che colorerà le sponde del Temo ed un palco galleggiante sormontato da una corona di schermi led e luci. Spazio anche allo sport: mercoledì 24 e giovedì 25, dalle 15.30, nel campo “Cabula” si svolgerà il 3° torneo di calcio “Bosa Beer Fest”. Durante i quattro giorni della manifestazione, Bosa sarà raggiungibile anche con i bus navetta previsti da Cagliari, Selargius, Oristano, Thiesi, Sassari.
“Il settore nell’Isola cresce di giorno in giorno – ha sottolineato Stefano Mameli, segretario di Confartigianato imprese Sardegna – Un mondo, quello dei piccoli birrifici, che arricchisce il territorio sardo, dove qualità e artigianato sono le coordinate fondamentali in cui s’inseriscono metodo di lavorazione, materie prime impiegate nonché professionalità, passione ed eccezionale competenza dei maestri birrai artigiani. Un vero e proprio fenomeno culturale e un settore in espansione, ricco di opportunità e buone prospettive, una filiera, evoluta e dinamica, con impatti e ricadute benefiche trasversali che vanno dal mondo dei coltivatori sino all’indotto del turismo enogastronomico ed esperienziale”. (red)
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