“La Regione Sardegna, con una nota del 13 aprile, aveva comunicato formalmente al mio Ministero che, per l'anno 2014-15, cito, ‘a causa della mancanza di risorse finanziarie da destinare alla predetta finalità, cioè quella per i contratti aggiuntivi, non avrebbe potuto finanziare contratti di formazione specialistica medica aggiuntivi rispetto a quelli previsti’. Quindi, questa è l'evidenza del fatto che non sono pervenuti nei tempi indicati e con le modalità indicate segnali specifici formali e sostanziali da parte della Regione Sardegna”. Con queste parole il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rispondendo al deputato del Cd, Roberto Capelli, ha smontato mesi e mesi di ‘scuse’ raccontate dagli assessori regionali, del Bilancio Paci e della Sanità Arru, per rimpallarsi la responsabilità del mancato finanziamento delle borse di studio per gli specializzandi in medicina.
"Il Ministero ha bacchettato la Regione. Basta scuse, ognuno si prenda le proprie responsabilità. È inutile che alcuni esponenti del centrosinistra ora si diano al gioco delle tre carte e chiedano che il grave danno fatto ai giovani medici sardi non rimanga senza conseguenze. Il responsabile del pasticcio lo hanno sempre avuto davanti, io stesso lo ho indicato loro più volte, è l’assessore Paci, di cui ho chiesto le dimissioni anche in Aula, mentre la maggioranza lo ha sempre difeso in Commissione e davanti al Consiglio. Ormai il danno è fatto e il colpevole l’ha fatta franca, con i voti complici della maggioranza di centrosinistra che ha affossato tutte le mozioni dell’opposizione”, ha commentato Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
All’attacco della Giunta anche Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia: “Mentre l’opposizione denunciava la mancanza di risorse per la specializzazione dei giovani medici, la Giunta Pigliaru diffondeva comunicati stampa-bufala con cui tentava di nascondere un errore da dilettanti allo sbaraglio e millantava soluzioni inesistenti. I baroni, che si sono presentati come i paladini dell’istruzione, della formazione e dei percorsi che devono condurre verso uno sbocco lavorativo, hanno bloccato per almeno un anno la carriera di chi ha già alle spalle un percorso di studio duro, lungo e impegnativo. Dopo i goffi tentativi di insabbiare il caso e i vergognosi apprezzamenti di un assessore sulla preparazione dei giovani medici sardi, sintomo di un atteggiamento da vecchio barone intoccabile, ora giungano almeno le scuse ai ragazzi e a chi è stato danneggiato. Scuse che per essere sincere e ricevibili non possono non essere accompagnate anche da un gesto di assunzione di responsabilità”.
Anche il direttivo del Sigm Cagliari ha commentato le parole del Ministro: “Un’ulteriore conferma della poca considerazione riservata ad un’intera generazione di medici sardi da questa Giunta regionale. Perché illudere tanti colleghi e pubblicare mezzo stampa false speranze su fondi reperiti in una notte d’estate, relativi a soli 24 contratti aggiuntivi, comunicati comunque senza rispettare i tempi e le modalità indicati dal Mir? Tutte le forze politiche si concentrino sin da ora sul prossimo concorso 2015/16, in modo da reperire i fondi necessari per poter garantire la formazione di chi si dovrà occupare della cura di tutti i cittadini Sardi, non in maniera indiscriminata, ma sulla base delle reali esigenze del nostro territorio e, quindi, attraverso una corretta programmazione del fabbisogno di figure mediche specialistiche da qui ai prossimi 10 anni. C’è in gioco il futuro della Sanità Sarda”. (red)
(admaioramedia.it)
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