Sono stati individuati nuovi focolai della blue tongue in Gallura, come ha denunciato la Coldiretti, che, in attesa di conoscere quale sia il sierotipo responsabile ed avere il vaccino, hanno nuovamente bloccato la movimentazione dei bovini.
Le analisi son in corso nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico di Teramo: “Un iter burocratico – ha dichiarato il presidente Coldiretti Nord Sardegna, Battista Cualbu – come sempre lungo e lento pagato dagli allevatori che intanto si devono tenere i vitelli in allevamento con una doppia perdita: quella dei mancati incassi dalla vendita e quella di continuare ad alimentarli ed accudirli. Una palla al piede per un settore in netta ripresa che grazie ad allevatori lungimiranti e preparati sta ritagliando prezzi interessanti nel mercato e si stanno distinguendo e portando a casa premi importanti da tutte le migliori mostre del settore”.
Intanto, lo scorso 14 marzo, alcuni dirigenti sardi della Lega, Dario Giagoni, vice commissario del Nord Sardegna e Daria Inzaina, coordinatrice di Calangianus ed allevatrice, hanno avuto un incontro al Ministero della Salute con il sottosegretario Luca Coletto ed i tecnici del Ministero: “Una subdola malattia che non ha mai smesso di colpire l’economia di tutto il comparto – hanno sottolineato – Il Ministero si è adoperato per cercare di porre rimedio a un problema che per troppo tempo è stato ignorato e non affrontato con l’attenzione che merita. L’incontro è un primo fondamentale passo ed il Ministero si è mostrato totalmente disponibile a rivedere il problema causato dalle aziende sentinella, che di fatto bloccano la movimentazione nel raggio di 20 chilometri, e propenso alla predisposizione di un tavolo tecnico con tutti gli attori di filiera coinvolti per discutere la stesura di un serio e condiviso programma di profilassi vaccinale”.
Si è trattato anche il problema dell’elevato costo della Pcr (analisi del sangue): “Il Sottosegretario ha consigliato di avviare immediatamente un dialogo con il nuovo assessore della Sanità, affinché si prendano seri provvedimenti che permettano l’abbattimento del prezzo, tale procedura sarebbe stata forse già avviata se l’uscente assessore Arru avesse accettato un incontro spesso sollecitato. Abbiamo bisogno di tempi certi e di risposte che in questo ventennio ci sono state negate, anche per disinteresse da parte di chi aveva il compito di vigilare e tutelare il benessere di un intero settore”. (red)
(sardegna.admaioramedia.it)