Nonostante le promesse e la legge, approvata a dicembre dalla maggioranza di centrosinsitrra, che ha stabilito due mesi di cassa integrazione e poi il passaggio ad Igea (società in house della Regione) dei 525 lavoratori Ati-Ifras impegnati nel Parco Geominerario, ancora incertezze e difficoltà. “E’ una trattativa che sembrava essersi chiusa a dicembre, con la promessa di una ricollocazione per i dipendenti inclusi nei progetti del Geoparco – ha ricordato il capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu – Da allora è calato il silenzio sui percorsi per l’acquisizione degli operai da parte dei Comuni. Molti operai non hanno ricevuto neppure la Naspi, un sussidio necessario per fronteggiare la crisi. Purtroppo, si segnala ancora una volta la mancanza di una strategia lungimirante visto che il timore di un nulla di fatto si è rivelato fondato. E’ chiara l’incapacità della maggioranza di affrontare i problemi dei lavoratori in territori già in forte sofferenza come il Sulcis Iglesiente e il Medio Campidano. Gli operai sono sballottati da un rinvio all’altro, senza avere un quadro di certezze per il futuro. La Giunta spieghi quali sono i reali problemi per il riassorbimento dei dipendenti e soprattutto agisca immediatamente per favorire la ripresa produttiva dei lavoratori inglobati nei progetti dell’ex Ati Ifras”. (red)
(admaioramedia.it)