A dicembre, con 29 voti a favore (19 i ‘no’), la maggioranza di centrosinistra del Consiglio regionale aveva approvato la legge che ha stabilito due mesi di cassa integrazione e poi il passaggio ad Igea (società in house della Regione) degli oltre 500 lavoratori Ati-Ifras impegnati nel Parco Geominerario.
“La legge truffa approvata dal centrosinistra mostra oggi tutti i suoi limiti e conferma le preoccupazioni da noi espresse, quando denunciavamo un imbroglio a carico dei 520 lavoratori – hanno evidenziato Ignazio Locci e Stefano Tunis, consiglieri regionale di Forza Italia – Le maestranze ex Ati-Ifras, secondo la norma farsa e le rassicurazioni fornite dalla maggioranza, avrebbero dovuto fare 60 giorni in Naspi per poi transitare nei Comuni, in Igea, nelle Province, etc. Ma marzo è arrivato e, guarda caso, non si sa ancora nulla, mentre i lavoratori, ancora in Naspi (che peraltro non è stata ancora pagata), aspettano e restano in questo limbo cui gli ha costretti il centrosinistra”.
“Come la Regione intende uscire dal caos che ha consapevolmente creato per manifesta incapacità, lasciando nell’incertezza 520 famiglie? – hanno chiesto i due esponenti azzurri – Quando verranno approvati i progetti di cui gli esponenti della maggioranza si riempivano la bocca? Quando verranno assunti i lavoratori, i quali attendono che la Regione rispetti gli impegni presi? In gioco c’è il futuro di centinaia di sardi, nonché il proseguo delle attività nei cantieri gestiti da Ati-Ifras fino al dicembre scorso. Il tempo è scaduto e le chiacchiere stanno a zero. La Regione lavori per normalizzare la situazione nel più breve tempo possibile”. (red)
(admaioramedia.it)