Continua senza sosta la mobilitazione dei dipendenti Ati Ifras che lavorano al Parco Geominerario, che dopo la protesta sotto l’Assessorato regionale del Lavoro, oggi hanno realizzato un presidio sotto la sede della Presidenza della Regione per rivendicare il pagamento degli ultimi due stipendi. E’ infatti la Regione che blocca il pagamento alla società di alcune fatture per 5 milioni di euro a causa della documentazione incompleta. Proprio questa mattina, si teneva una riunione con le organizzazioni sindacali presieduta da Filippo Spanu, capo di Gabinetto del presidente Pigliaru, per esaminare la situazione. Ferme restando le posizioni di Regione e di Ati Ifras, per evitare che siano i lavoratori a patire il disagio è stato deciso, con l’accordo dei sindacati, di proseguire sulla strada già avviata con l’obiettivo di giungere alla liquidazione parziale delle fatture per la sola parte necessaria a coprire i costi del personale. Una via che necessita, da parte dell’azienda, della quantificazione dei costi dei lavoratori e della contestuale garanzia che le risorse liquidate dalla Regione saranno utilizzate per il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Nelle prossime ore, l’Amministrazione concluderà le proprie verifiche tecniche e, se necessario, convocherà l’azienda per mettere a punto le modalità relative alla quantificazione del costo del lavoro, in modo da mettere la Regione in condizione di procedere alla liquidazione parziale delle fatture emesse dall’azienda, che dovrà poi pagare gli stipendi. Se tutto andrà liscio tra Regione ed Ati Ifras, giovedì 15 settembre Regione e sindacati si incontreranno nuovamente per continuare il comune lavoro sul progetto che, alla scadenza dell’attuale convenzione (31 dicembre), dovrà individuare un futuro per i lavoratori.
Pieno sostegno ai circa 200 lavoratori da parte del capogruppo regionale dell’Udc, Gianluigi Rubiu: “La Giunta regionale deve risolvere immediatamente l’emergenza, assicurando i lavoratori sul futuro occupazionale all’interno dei progetti per il Parco Geominerario. Il Sulcis Iglesiente, già strangolato da una crisi infinita, non può certo tollerare l’ennesima perdita di posti di lavoro. L’azienda deve erogare le spettanze arretrate ai dipendenti, nel rispetto della convenzione con la Regione. Non è certo possibile che i lavoratori debbano pagare le inadempienze della società”.
L’ex governatore Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, ha presenziato al presidio dei lavoratori dell’Ati Ifras, convinto che “non possano essere i lavoratori a fare le spese di intoppi burocratici e altre certamente non dipendenti dalla loro volontà”. “Si rispetti la convenzione tra la Regione e l’azienda e soprattutto i diritti dei lavoratori e delle loro famiglie. Non è tollerabile che le ripetute inadempienze contrattuali e i ritardi nei pagamenti degli stipendi siano diventate una consuetudine. La Giunta deve risolvere l’emergenza sia per aprire una prospettiva che consenta a centinaia di famiglie di uscire dall’incertezza e dalla necessità di dover manifestare per far rispettare i propri diritti”. (red)
(admaioramedia.it)
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