Durante la notte scorsa, gli ispettori del Reparto operativo della Guardia costiera di Cagliari hanno scoperto e sequestrato uno stabile ad Assemini, dove veniva avveniva la lavorazione ed il confezionamento di oloturie (note come cetrioli di mare) senza autorizzazione ed in totale assenza di requisiti igienico-sanitari.
Oltre all’edificio, sono stati posti sotto sequestro circa 5.000 esemplari in fase di essiccazione, 150 confezioni pronte al commercio e circa 600 oloturie ancora vive, che successivamente sono state rigettate in mare con una motovedetta della Guardia costiera.
L’operazione, che ha portato alla denuncia di due persone all’Autorità giudiziaria, è stata svolta a pochi giorni dall’emanazione del Decreto del Ministero delle Politiche agricole (28 febbraio 2018) che vieta pesca, detenzione, trasbordo e sbarco degli esemplari appartenenti alla classe “holothuroidea” fino alla data del 31 dicembre 2019.
Si indaga anche per accertare quali fossero i destinatari del prodotto finale: le ipotesi sono orientate verso un coinvolgimento del settore della ristorazione.
Infatti, le oloturie, oltre all’impiego nel campo della cosmesi, negli ultimi anni sono state introdotte come alimento in alcuni ricettari, in virtù delle decantate proprietà afrodisiache che hanno contribuito ad elevarne il prezzo sui mercati nazionali e internazionali. (red)
(admaioramedia.it)