L’astinenza da ‘mass media’ è una patologia ricorrente, soprattutto tra i politici, ma non ancora riconosciuta dalla comunità scientifica, tanto che la sua cura non è prevista nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e la sanità pubblica non se ne occupa.
Ciò nonostante, le vittime sono facilmente riconoscibili, soprattutto quando per esternare attingono dai temi della cosiddetta ‘agenda–setting’, scelti secondo una gerarchia di importanza stabilita, in quel momento, dai mass media. Attualmente, è sulle prime pagine il successo elettorale di Matteo Salvini, e della sua Lega ‘formato nazionale’, tanto da proiettare il Milanese verso la poltrona di Palazzo Chigi. Mentre il tema che campeggia ‘a contrario’, e che paventa questo effetto del voto del 4 marzo, è la presunta ‘questione razzista o xenofoba’, che, seppure in campagna elettorale non pare aver sortito alcun effetto, piace molto nei salotti ‘buonisti’ nazionali e nell’establishment europeo, che guardano con ansia la formazione del nuovo governo in Italia.
Perciò, si è domandata la ‘massmedia-dipendente’, quale polemica mi può riportare nelle pagine dei quotidiani nazionali e regionali (in fondo, la sardità per lei resta un valore sentito), da dove sono sparita da troppo tempo? Non essendo più il guru di un certo mondo indipendentista, sostituita nel ruolo dal suo pigmalione di quei tempi, il giornalista Anthony Muroni, non ha più la grancassa a disposizione. Sulla ‘teoria gender’ ha già polemizzato, ed il tema non è più di ‘moda’. L’ex sottosegretario alla Cultura Barracciu è diventata moderatamente social ed è anche scomparsa dall’agone politico, perciò addio ‘risse verbali’ tra donne. Sulla continuità territoriale si è già espressa, arrivando addirittura “ad augurare sofferenza e solitudine, se non addirittura la morte ad alcune persone”. Intanto, i giorni dopo le elezioni sono trascorsi inesorabili e le scelte politiche si avvicinano. Finalmente, però, come una visione onirica, la ‘massmedia-dipendente’ ha intravisto la fuoriuscita dal tunnel. Se Salvini recita ad abundantiam il mantra del “Prima gli Italiani”, una pubblicità Moby-Tirrenia, che peraltro campeggia già da mesi sui giornali nazionali, capita a proposito sotto il suo naso: “Il nostro personale? E’ tutto Italiano. Scegli solo chi naviga italiano”, recita lo slogan.
Ritrovato il sorriso, l’astinente – al secolo Michela Murgia (scrittrice, giornalista, presentatrice, politica, critica letteraria, fustigatrice e chi più ne sa più ne dica…) – ha preso la tastiera e digitato su Twitter: “Spudorata e discriminatoria”. Quindi, su Facebook: “Continuità razziale. I soldi pubblici che prendono dalla Regione Sardegna servono anche a pagare questa roba”. E poi, rispondendo sul post: “Discriminazione etnica”. Così facendo, però, si è persa per strada la logica dell’inserzione pubblicitaria voluta dall’armatore fedelissimo renziano, Vincenzo Onorato, che così comunicando intendeva riferirsi ad una vecchia polemica tra concorrenti marittimi e voleva accusare la concorrenza di utilizzare personale extracomunitario sottopagato, nonostante le agevolazioni fiscali comunitarie.
Tra i suoi affezionati sostenitori social, qualcuno (sicuramente un ‘peninsulare’, per di più occupato) ha avuto la brillante idea di suggerire l’organizzazione di un boicottaggio contro la compagnia di navigazione. Non sorprenderebbe che la Murgia, così da poter tornare immancabilmente nelle pagine dei giornali, si renda disponibile a sostenere l’acquisto di salvagenti, ovviamente rigorosamente made in China.
Arsenico
(admaioramedia.it)
7 Comments
Davide Fois
Se anche solo uno dei nostri diplomati al Nautico avesse trovato lavoro varrebbe la pena di applaudire al Mascalzone Latino. Ma questa tizia conosce l’umiliazione di essere giovane e senza lavoro? Si prima gli Italiani e meglio se sono Sardi Cazzo !😡
Cesare Camboni
La murgia è oramai derubricata da ex scrittrice intelligentina a pasionaria de noantri ……poveraccia…
Antonio Gerra
Me la ricordo la Murgia, molto prima di pubblicare s’accabadora. Non perdeva un convegno, congresso o convention. E poichè all’epoca li organizzava soltanto la sinistra ,lei era : de sinistra ! Poi ha continuato in radio e TV : oggi non so. Non ho più la TV da 10 anni e non potrei nemmeno “cambiare” canale.
Gianni Piquereddu
Michela Murcia chi è costei????
Susy Monni
Questa stronza imparasse a scrivere. è solamente una miracolata che ha avuto la fortuna di scopiazzare detti e tradizioni popolari e adesso vivacchia dicendo cazzate a iosa! Sei indecente.
Alessandro Ricciardi
Esatto…🙄
Rita Mura
Una mezza cartuccia senza personalità……ruffiana, ipocrita…..stupida