Giovedì è sbarcato a Cagliari il generale Rossi. Non certamente il mitico Gastone, generale piemontese ma sardo di adozione, che fu comandante dei Granatieri di Sardegna per oltre 10 anni nei primi decenni del ‘900 ed al quale è stato intitolato il comprensorio polisportivo militare di via Tramontana a Cagliari. Bensì Domenico, generale anche lui, anche lui proveniente dai Granatieri di Sardegna, ma attualmente sottosegretario del governo Renzi, dopo l’elezione come deputato nelle liste di Scelta civica, anche se ora si trova nel gruppo “Per l’Italia”, gli scissionisti di Mario Mauro.
E’ arrivato al posto del ministro Pinotti, strenuamente impegnata negli studi televisivi a difendere la politica italiana dell’accoglienza dei clandestini, e come esperto del tema, avendo comandato anche il Poligono di Capo Teulada, per firmare con il Presidente Pigliaru un accordo per l’avvio del tavolo di confronto istituzionale tra Regione e Ministero della Difesa sulla realtà militare nell’Isola.
Rientrato a Roma, non ha fatto neanche in tempo a poggiare l’Accordo sul tavolo del Ministro Pinotti, che 24 ore dopo è apparsa una trionfale dichiarazione del presidente Pigliaru: «La sospensione delle esercitazioni nei poligoni dal primo giugno al 30 settembre è il primo segnale dell’avvio di un dialogo, così come previsto dall’accordo che abbiamo sottoscritto ieri». Un vero miracolo. Ma questa volta non è stato il generale Domenico Rossi, bensì proprio il mitico Gastone.
Arsenico
(admaioramedia.it)