“Il progetto di due villaggi di guerra a Teulada si può realizzare. Il via libera della Regione non è scritto, è tutto secretato. ma il silenzio, concordato tre giorni fa tra Pigliaru e il sottosegretario Rossi, varrà come autorizzazione non scritta.” Lo denuncia sul suo profilo facebook, il deputato di Unidos, Mauro Pili, pubblicando l’intero progetto (un villaggio musulmano ed uno mitteleuropeo) che dovrà essere realizzato a Teulada e raccontando che “è stato già dichiarato eseguibile con le speciali misure di sicurezza, ovvero senza alcuna autorizzazione, e sarà realizzato in regime di trattativa privata con un contratto del 2010 del Ministero della Difesa, con le società degli ex generali, tra i quali l’ex capo di Stato maggiore della difesa Mario Arpino.”
Pili, in una nota a corredo del materiale pubblicato, scrive di un’operazione del valore di “20 milioni di euro, con nuove e imponenti volumetrie in un’area Sic (Sito di interesse comunitario). Il via libera all’operazione è avvenuto tre giorni fa, senza comunicato ufficiale. Una nota di propaganda per gettare fumo negli occhi dei sardi, con le concessioni di spiagge e 20 giorni di mare senza bombardamenti e poi sottobanco via libera alla nuova occupazione. Un progetto che conferma non solo l’atteggiamento arrogante del Ministero della difesa ma che rappresenta l’epilogo di una trattativa blanda e destituita di qualsiasi concreta volontà della Regione.”
“A Teulada sarà costruita tutta la parte live dell’operazione con nuovi caseggiati e recupero di una parte di vecchi, operazione affidata a Vitrociset, in raggruppamento con Cubic – si legge ancora – Nel Sulcis è vietato fare un solo albergo, mentre con i potenti mezzi degli ex generali tutto diventa possibile. Un’operazione politica davvero scandalosa: affidare ad un comunicato congiunto la notizia di qualche spiaggia in meno da bombardare e qualche giorno in più di tranquillità per i bagnanti e poi dare il via libera su un progetto di tale entità."
“E’ scandaloso – conlude Pili – che su questo tema Pigliaru non si sia espresso in modo pubblico e anzi abbia dato praticamente assicurazione al Sottosegretario alla Difesa che la Regione protesterà virtualmente ma poi non farà niente di concreto per opporsi a quel progetto. La dimostrazione che la Regione è totalmente al servizio e prona al ministero della Difesa”. (red)
(admaioramedia.it)