Oggi possiamo dirle di averle viste tutte. Ormai ci stiamo, ahimè, abituando agli sbarchi diretti dall’Algeria nelle coste del Sulcis: giovani, meno giovani, alti, bassi, con soldi contanti, smartphone più o meno moderni e più o meno costosi, qualcuno con la scorta di sigarette e le foto dei cari lasciati in Africa.
Ieri, ciò che non avevamo mai visto e che ha fatto meravigliare anche chi ha a che fare con gli sbarchi tutti i giorni: un algerino in sedia a rotelle, con catetere inserito nelle vie urinarie e documentazione sanitaria al seguito. Ovviamente immediato trasferimento in ospedale dov’è tuttora ricoverato.
Se dovesse passare questo messaggio è finita: venite pure malati in Italia, vi curiamo con le più moderne attrezzature, vi rimettiamo in sesto e poi decidete se tornare al vostro paese oppure cercare fortuna qui, tanto espulsione o non, non esiste il rischio di finire in galera se clandestino. Ecco la nuova frontiera del tour operator che opera ad Annaba, al confine tra Tunisia ed Algeria: organizzazione di viaggi della salute con nuove tipologie di servizi, ovviamente tutto compreso. Benvenuti in Sardegna.
Andy Capp
(admaioramedia.it)