Sul tema del 'refresh', Coldiretti lancia l'ultimatum a Pigliaru: "La pazienza dei soci Coldiretti è al limite. Il disagio e il malumore per i premi bloccati a causa del refresh e per i ritardi nei pagamenti si respirava a pieni polmoni".
Perciò, al termine dell'assemblea interprovinciale di Nuoro ed Ogliastra, gli associati hanno deliberato all’unanimità di incontrare il Presidente Pigliaru: “Andremo con le aziende colpite dal refresh – ha detto il presidente di Coldiretti Nuoro-Ogliastra, Simone Cualbu – per dimostragli ancora una volta che non si tratta di un problema inventato dalla Coldiretti e non sono numeri vuoti, ma affliggono gli allevatori in carne ossa. Il nostro bersaglio è la politica sorda e burocratizzata, lontana dai problemi concreti che tormentano il mondo del lavoro agricolo”. Il problema del refresh è legato alla riclassificazione dei suoli agricoli da parte di Agea avvenuta nel 2013, che adesso considera non eleggibile (cioè terreni che non possono usufruire dei premi comunitari in quanto considerati inutilizzati) il bosco che inoltre, secondo le ultime rilevazioni, ha aumentato le superfici addirittura di 274.442 Ha rispetto al 2010, passando da 291.152 Ha a 565.594 Ha.
“Grazie al nostro intervento direttamente presso il ministero della Politiche agricole – ha spiegato il presidente regionale Coldiretti, Battista Cualbu – siamo riusciti a far riconoscere le peculiarità dei nostri pascoli, dove gli animali pascolano anche sotto le chiome degli alberi e la macchia mediterranea. Anzi sono quelli che rendono i nostri pascoli, e dunque la carne, il latte e i suoi derivati particolari ed unici”. Riconoscimento che però vale a decorrere dal 2015, perciò restano fuori le domande dal 2011 al 2014: “Adesso deve intervenire la politica – ha aggiunto Cualbu – affinché questa deroga sia retroattiva. Cioè che valga anche per il quadriennio che va dal 2011 al 2014, in cui sono concentrate tutte le domande bloccate a causa della nuova rilevazione foto aerea. E' inutile girarci attorno o ribaltare le colpe contro la Coldiretti, serve una politica autorevole che abbia a cuore le sorti del comparto”. I dirigenti Coldiretti hanno anche ricordato che Pigliaru, quando intervenne a Monastir ad una manifestazione, "prese in carico la questione rassicurandoci che l’avrebbe portata all’attenzione del ministro. Purtroppo di risultati concreti non ne abbiamo”. Perciò, la scelta è quella di chiedere un incontro al Presidente: “Ma non è più tempo di fiducie a lungo termine, il problema va risolto nel più breve tempo possibile, altrimenti andremo insieme a tutti voi a Cagliari”, ha conclsuo Cualbu. (red)
(admaioramedia.it)
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