“Decidiamo insieme come consolidare il trend positivo di consumo dei formaggi e le alte quotazioni di mercato del Pecorino Romano permettendo a tutti gli altri pecorini di godere di questa fase favorevole”. È l'impegno preso dal presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, nell’incontro coi rappresentanti dei Consorzi di tutela del Pecorino Romano e Sardo, che ha anche sottolineato come sia un momento di crescita del valore del Pecorino Romano che andrebbe "stabilizzato per evitare le oscillazioni cicliche che hanno colpito il prodotto negli ultimi decenni". Perciò, il Governatore ha indicato come necessario “studiare l’andamento dei consumi negli altri Paesi, nei mercati di vendita classici e in quelli emergenti, agganciando così questa tendenza al rialzo”.
“Nell’ultima Finanziaria – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi – sono stati stanziati tre milioni di euro per favorire l’internazionalizzazione e la promozione, comunicando e valorizzando la qualità dei nostri prodotti. Un progetto che prevede la stabilizzazione e la diversificazione dei mercati, la lotta alle imitazioni e alle contraffazioni che ogni anno genera decine di milioni di danni e mancato reddito."
“La specificità delle nostre produzioni deve essere il punto di forza con cui dobbiamo presentarci all’estero – ha concluso la titolare dell’Agricoltura – La Sardegna infatti ha un sistema di allevamento ovino quasi unico, fra i pochi rimasti in Europa, che viene praticato in condizioni di benessere animale, al pascolo e non in stabulazione”. (red)
(admaioramedia.it)
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Pier Luigi Caffese
Ho sempre amato la Sardegna che per me produce i migliori formaggi ma purtroppo la politica sarda è mediocre e mette al marketing degli scagnozzi. Oggi bisogna saper comunicare virale e dare le applicazioni. Io che sono ligure di nascita non concepisco il pesto senza il sardo invecchiato. Avete il mirto ci fate un liquore o grappa ma poi vi arenate. La mortadella nasce con il mirto, allora perchè non dite ai Vostri Murru salumi di preparare linee base mirto che sareste gli unici a poter brevettare e produrre. Poi sbizzaritevi fate salse al mirto. Il Porceddu è complicato ma dovete venderlo nel mondo come fosse un salume base mirto. Poi avete il miglior sistema pesce che conosca che risale ai fenici. La merka di Oristano che sono muggini bolliti con molto sale ed avvorti in oblone che cresce da voi come gli agnellini. Perchè non lo confezionate Merka di Sardegna magari levando le resche. Avete 3A e birra Icnusa ma fuori nel mondo chi le conosce? Lanciate linee di piatti sardi con latte capra e tanti dolci e poi icnusa laci la birra mirto e castano, aggiungendo agrumi sardi. Il cedro è introvabile. Piantateli comprandoli a Diamante o S.Maria del Cedro e poi piantate tanta guayule da lattice ed i cardi anticancerogeni. Poi vi darei lo willow americano per biofuels ma l'Eni non vuole.