"Il Ministero della Sanità ha emesso un provvedimento che di fatto blocca la movimentazione dei bovini dal territorio gallurese verso il continente. Una scelta che rischia di mettere in ginocchio decine e decine di allevatori." È la denuncia della Coldiretti Gallura verso una decisione che considera iniqua.
Tutto deriva dalle norme emanate dall’Unione europea e recepite dallo Stato italiano che prevedono il fermo della movimentazione dei bovini in tutti quei territori che sono entrati in contatto con la blue tongue ed in particolare con il sierotipo 4. Ma, osserva Coldiretti, "in Gallura questo tipo di infezione non è presente da più di un decennio". Perciò, "si tratta di una situazione assurda e inaccettabile che rischia di mettere in crisi un intero comparto e un intero territorio", ha sottolineato il presidente, Giambattista Manduco.
Si rischia di bloccare un patrimonio zootecnico di oltre 15.000 capi, che ogni anno sbarcano nella penisola per rifornire le stalle da ingrasso della penisola. Per Coldiretti, l’unica soluzione possibile è quella di "risolvere i limiti burocratici imposti dall’Unione europea e la correzione del provvedimento del Ministero con alcune possibili soluzioni. Due di immediata attuazione: autorizzare il vaccino per il sierotipo 4 già in dotazione alle Asl per gli ovini o licenziare una deroga alla movimentazione vista l’assenza del sierotipo 4 dai nostri territori."
“Mentre l'assessorato regionale della Sanità e il Ministero cincischiano e temporeggiano – ha concluso Manduco – gli allevatori galluresi sono sempre più esasperati da una situazione che sta mettendo in seria difficoltà l’economia di un territorio intero”. (red)
(admaioramedia.it)